Firmata l’ordinanza sulla mobilità del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2023-2024. La firma del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valdiatara, è avvenuta dopo un confronto con i sindacati, centrato sull’applicazione dei vincoli normativi alla mobilità, in particolare sulla categoria dei docenti neo-immessi in ruolo. Sindacati che rimangono comunque critici: “Non essendosi trovata un’intesa tra sindacati e Amministrazione, la trattativa si è conclusa con un mancato accordo; di tale esito si darà conto a breve in un apposito verbale, contenente anche le valutazioni delle diverse sigle sindacali. Senza un’intesa, sarà pertanto l’Amministrazione a dettare le regole per le prossime operazioni di mobilità, attraverso un’Ordinanza ministeriale che oggi è stata presentata in bozza e che sarà sottoposta in giornata alla firma del Ministro”, scrive la Cisl Scuola. Uil Scuola non firma.
“Abbiamo lavorato per contemperare le esigenze della continuità didattica nell’interesse degli studenti con le istanze di mobilità dei docenti assunti a settembre, facendo il massimo sforzo, a fronte di precisi paletti normativi e impegni assunti in sede europea dal precedente governo. A tale riguardo abbiamo avviato una forte interlocuzione con la Commissione Ue in merito alla tempistica e all’ambito di applicazione dei vincoli sulla mobilità. Con l’ordinanza garantiamo in ogni caso il regolare avvio del prossimo anno scolastico”, ha dichiarato il Ministro Valditara.
L’ordinanza emanata recepisce le richieste delle Organizzazioni Sindacali sulla tempistica della sua applicazione: permette infatti ai docenti di presentare domanda di mobilità fino a che non verranno adottate le norme interpretative.
Inoltre, l’ordinanza recepisce la richiesta di differire i termini di presentazione delle domande: per il personale docente dal 6 al 21 marzo 2023, per il personale educativo dal 9 al 20 marzo, per il personale ATA dal 17 marzo al 3 aprile. La pubblicazione dei trasferimenti avverrà il 24 maggio per il personale docente e il 1° giugno per il personale ATA.
“Non c’è la firma della Uil Scuola Rua sul contratto sulla mobilità. Per due ragioni – spiega il sindacato di Giuseppe D’Aprile -: la permanenza dei vincoli e l’aver mancato una opportunità importante, permettere anche a chi, il 1 settembre 2022, ha ottenuto (o otterrà negli anni successivi) la mobilità in una provincia diversa rispetto a quella di titolarità, la possibilità di fare domanda di trasferimento. La Uil Scuola Rua ritiene che tutto il personale abbia uguali diritti e che bisogna evitare discriminazioni tra analoghe situazioni, per cui l’accesso alla mobilità deve essere consentito a tutti a prescindere dall’anno scolastico di immissione in ruolo. Nessun vincolo: è questa la linea seguita dalla Uil Scuola Rua durante tutta la trattativa che ha portato alla riunione di oggi con la presentazione di un provvedimento rigido, miope e poco coraggioso”.
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