E’ sempre meglio evitare di dichiarare il falso sulla dichiarazione dei redditi poichè il rischio è quello di incorrere in sanzioni e nella richiesta di eventuali somme indebitamente percepite.
Non sempre sul 730 precompilato i giorni lavorati e le relative detrazioni sono indicati nella maniera corretta.Vediamo come provvedere nella correzione per fa conteggiare i giusti giorni per avere riconosciute le giuste detrazioni rispondendo ad un nostro lettore che ci scrive:
Avrei bisogno di un chiarimento che non riesco ad ottenere né dalla Scuola presso la quale ho lavorato, né dall’assistenza NoiPa.
Lavoro come supplente e lo scorso anno ho lavorato tutto l’anno esclusi i mesi di luglio ed agosto. Gli stipendi ai supplenti arrivano sempre alla fine del mese successivo (lo stipendio di maggio è arrivato oggi), ma lo scorso anno novembre e dicembre sono arrivati entrambi nel 2023.
Ora sul CU 2022 compare che io non abbia lavorato nei mesi di luglio, agosto, novembre e dicembre e questo compromette nettamente detrazioni e rimborsi.
Mi è chiaro che il reddito 2022 escluda i mesi di novembre e dicembre, lo stipendio dei quali è arrivato nel 2023, ma perché escludere due mesi di giorni lavorati dal CU 2022? Non ho ricevuto lo stipendio ma ho lavorato normalmente. Se decidessi di inserirli comunque nel mio 730, e quindi da 238 (giorni lavorati a scuola che non comprendono luglio, agosto, novembre e dicembre, secondo il CU 2022) + 51 (giorni Naspi), aggiungessi i 61 giorni che mi sono stati ‘eliminati’, cosa potrebbe accadere? Io dichiarerei il vero.
Giorni lavorati nel 730/2023
Quello che deve tener presente è che il 730 è una dichiarazione dei redditi percepiti e non dei giorni lavorati. Nel modello lei deve dichiarare i redditi che ha percepito nel corso del 2022 e, quindi, i mesi di novembre e dicembre, il cui stipendio è stato percepito nel 2023, non vanno inseriti nè come giorni lavorati nè come redditi percepiti (anche se effettivamente sono stati lavorati nel 2022).
I giorni di lavoro che lei può inserire nel 739/2023 relativi al 2022, quindi, sono i 238 giorni di lavoro presso la scuola e i 51 giorni di Naspi, non i 61 giorni eliminati per le due mensilità che le sono state retribuite nel 2023.
Nel computo complessivo dei giorni lavorati per il calcolo delle detrazioni, quindi, deve sommare i 238 giorni lavorati ai 51 giorni di Naspi e mettere come totale 289 giorni di lavoro dipendente totale.
Se aggiungesse anche i 61 giorni potrebbe e dovesse incorrere in controlli potrebbe essere passibile anche di dichiarazione mendace visto che quei redditi relativi ai 61 giorni in questione non sono riferiti al 2022. Le consiglio, quindi, di non farlo.
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