Quando è possibile fruire della detrazione per il canone di affitto che si paga lontano da casa propria per svolgere il proprio lavoro.
E’ ancora nel vivo la stagione delle dichiarazioni dei redditi. C’è tempo, infatti, fino al 30 settembre per presentare il modello dichiarativo. Proprio nell’ottica della presentazione rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci scrive per chiedere:
Buongiorno, sono un collaboratore scolastico che presta servizio fuori sede, chiedevo se è possibile portare in detrazione le spese sostenute per i canoni di affitto di una stanza, senza però cambiare residenza. Grazie.
Detrazione canoni affitto
La legge prevede diverse possibilità di portare in detrazione la spesa del canone di affitto. Nello specifico la detrazione spetta nei seguenti casi:
- Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale
- Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale
- Detrazione per canoni di locazione spettante ai giovani di età compresa fra i 20 e i 30 anni per l’abitazione principale
- Detrazione per lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro .
Il contribuente può scegliere la detrazione che più gli è favorevole ma non può cumularne più di una.
La scelta va inserita nel modello 730/2022 alla sezione V ai righi E71 o E72 (quest’ultima solo per i lavoratori che spostano la residenza per motivi di lavoro). La detrazione spettante varia in base al reddito e al tipologia e nello specifico è pari a :
- 300 euro con reddito complessivo che non supera i 15493,71 euro o 150 euro per redditi fino a 30987,41 euro in caso di detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale;
- 495,80 euro con reddito complessivo che non supera i 15493,71 euro o 247,90 euro per redditi fino a 30987,41euro in caso di detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale locati con contratti in regime convenzionale
- 991,60 euro con reddito che non supera i 15493,71 euro in caso di detrazioni per canoni di locazione spettante ai giovano di età compresa tra i 20 e i 30 anni per l’abitazione principale;
- 991,60 euro con reddito complessivo che non supera i 15493,71 euro o 495,80 euro per redditi fino a 30987,41euro in caso di Detrazione per lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro.
Nel suo caso, non avendo cambiato residenza la detrazione del canone di locazione non è riconosciuta, anche se si è trasferito per motivi di lavoro.
Per chi cambia residenza per lavoro la detrazione è riconosciuta nel caso che siano rispettate, infatti, tutte le seguenti condizioni:
- il lavoratore ha trasferito la propria residenza nel comune in cui lavora o in uno vicino;
- il comune della nuova residenza deve trovarsi ad almeno 100Km di distanza da quello in cui aveva residenza precedentemente e trovarsi in una regione diversa;
- la residenza nel nuovo comune sia stata trasferita da meno di 3 anni dal momento che si richiede la detrazione visto che la detrazione spetta solo per i primi 3 anni dopo il trasferimento (negli anni successivi può essere richiesta un’altra delle 3 detrazioni per canone di affitto).
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, 2022-08-09 18:24:00, Quando è possibile fruire della detrazione per il canone di affitto che si paga lontano da casa propria per svolgere il proprio lavoro.
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