Modello 770/2023, presentazione entro il 31 ottobre: chi riguarda e istruzioni

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Ancora poche settimane per la compilazione e l’invio del modello 770/2023. Vediamo chi è tenuto alla compilazione e le istruzioni per le scuole.

Il modello 770/2023 deve essere presentato perentoriamente entro la scadenza del 31 ottobre 2023. Questo modello si utilizza per comunicare le ritenute operate nel corso dell’anno di imposta precedente (2022) e i versamenti relativi alle stesse, ma si utilizza anche per indicare le compensazioni operate, i crediti di imposta utilizzati e le eventuali somme liquidate per procedure di pignoramento presso terzi.

Istruzioni, modello e specifiche tecniche sono state rese note dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 16 febbraio di quest’anno e successivamente aggiornate con altri due provvedimenti datati uno il 26 aprile e uno il 13 luglio.

Chi è tenuto alla presentazione del modello 770?

Si tratta di un modello che devono utilizzare i sostituti di imposta, comprese le Amministrazioni dello Stato, per comunicare le ritenute operate su:

  • redditi di lavoro dipendente e assimilati
  • redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi
  • dividendi, proventi e redditi di capitale, ricomprendendo le ritenute su pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico (art. 25 del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010)
  • locazioni brevi inserite all’interno della CU (articolo 4, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96)
  • somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi (art. 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, come modificato dall’art. 15, comma 2, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102) e somme liquidate a titolo di indennità di esproprio e di somme percepite a seguito di cessioni volontarie nel corso di procedimenti espropriativi, nonché di somme comunque dovute per effetto di acquisizioni coattive conseguenti a occupazioni d’urgenza.

Il modello deve essere presentato da:

  • Società di capitali ed enti commerciali, sia pubblici che privati;
  • enti non commerciali come Regioni, Province e Comuni, ma anche privati;
  • Amministrazioni dello Stato che fungono da sostituti di imposta;
  • Associazioni non riconosciuti;
  • consorzi;
  • aziende speciali istituite ai sensi della Legge 142 del 1990;
  • società ed enti di ogni tipo;
  • trust;
  • persone fisiche che esercitano arti o professioni;
  • persone fisiche che esercitano imprese commerciali e agricole.

Modello 770 da parte delle amministrazioni dello Stato

La risoluzione 95/E dell’Agenzia delle Entrate del 2017, precisa che “Le Amministrazioni dello Stato che abbiano già inviato le certificazioni uniche, relative ai redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo, e che non abbiano effettuato versamenti tramite il modello F24 o F24EP, non sono obbligate ad inviare il modello 770 con il solo frontespizio, avendo esaurito l’adempimento dichiarativo dei sostituti d’imposta con l’invio telematico delle citate certificazioni uniche. “

Se l’Amministrazione, però, deve compilare anche altri quadri resta inteso che la presentazione del modello 770 è comunque obbligatoria.

Precisazioni per le amministrazioni scolastiche

Le Istituzioni scolastiche versano le ritenute con il modello F24EP e proprio per questo motivo nel trasmettere il modello 770 devono essere compilati i quadri ST, SV e SX anche se le ritenute risulta già certificate nella CU.

Nelle CU, infatti, si assolve il dovere di comunicare i compensi percepiti e le ritenute operate su di essi dal sostituto di imposta mentre il modello 770 ha un compito doppio: da una parte comunicare le ritenute che sono state operate, dall’altra di comunicare il versamento delle ritenute stesse e le eventuali compensazioni operate e questo non può essere comunicato in nessun altro modo.

Quali sono i Quadri del modello 770?

Nel modello 770 troviamo il frontespizio e i quadri ST, SV e SX. Questi ultimi servono per comunicare le ritenute operate su:

  • Redditi di lavoro dipendente ed assimilati;
  • Redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;
  • Dividendi, proventi e redditi di capitale, ricomprendendo le ritenute su pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico (art. 25 del D.L. n. 78 del 31 maggio 2010), già presenti nel quadro SY;
  • Locazioni brevi inserite all’interno della CU (articolo 4, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96);
  • Somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi (art. 21, comma 15, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, come modificato dall’art. 15, comma 2, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102) e somme liquidate a titolo di indennità di esproprio e di somme percepite a seguito di cessioni volontarie nel corso di procedimenti espropriativi, nonché di somme comunque dovute per effetto di acquisizioni coattive conseguenti ad occupazioni d’urgenza.

Il modello, in ogni caso, è composto da molteplici Quadri che illustriamo di seguito:

  • Quadro SF relativo ai redditi di capitale, ai compensi per avviamento commerciale e ai contributi degli enti pubblici e privati, nonché alla comunicazione dei redditi di capitale non imponibili o imponibili in misura ridotta, imputabili a soggetti non residenti;
  • Quadro SG relativo alle somme derivanti da riscatto di assicurazione sulla vita e capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita o di capitalizzazione nonché rendimenti delle prestazioni pensionistiche erogate in forma periodica e delle rendite vitalizie con funzione previdenziale;
  •  Quadro SH relativo ai redditi di capitale, ai premi e alle vincite, ai proventi delle accettazioni bancarie, nonché ai proventi derivanti da depositi a garanzia di finanziamenti;
  • Quadro SI relativo al riepilogo degli utili e dei proventi equiparati pagati nell’anno 2018;
  • Quadro SK relativo alla comunicazione degli utili ed altri proventi equiparati corrisposti da soggetti residenti e non residenti;
  • Quadro SL relativo ai proventi derivanti dalla partecipazione ad OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio) di diritto italiano ed estero, soggetti a ritenuta a titolo di acconto;
  • Quadro SM relativo ai proventi derivanti dalla partecipazione OICR (Organismi di investimento collettivo del risparmio) di diritto italiano ed estero, soggetti a ritenuta a titolo d’imposta;
  • Quadro SO relativo alle comunicazioni che devono essere effettuate ai sensi degli artt. 6, comma 2, e 10, comma 1, del D.Lgs. n. 461 del 1997, dagli intermediari e dagli altri soggetti che intervengono in operazioni che possono generare plusvalenze a norma dell’art. 67, comma 1, lettere da c) a c-quinquies), del TUIR e alla segnalazione da parte delle società fiduciarie dei dati utili alla liquidazione dell’IVIE per i soggetti da essi rappresentati;
  • Quadro SP relativo alle ritenute operate sui titoli atipici;
  • Quadro SQ relativo ai dati dei versamenti dell’imposta sostitutiva applicata sui proventi dei titoli obbligazionari di cui al D.Lgs. n. 239 del 1996, nonché di quella applicata sugli utili derivanti dalle azioni e dai titoli similari immessi nel sistema del deposito accentrato gestito dalla Monte titoli S.p.A. di cui all’art. 27-ter del D.P.R. n. 600 del 1973;
  • Quadro SS relativo ai dati riassuntivi concernenti quelli riportati nei diversi quadri del modello di dichiarazione;
  • Quadro DI relativo all’eventuale credito derivante dal maggiore credito risultante dalle dichiarazioni oggetto di integrazione a favore;
  • Quadro ST concernente le ritenute operate, le trattenute per assistenza fiscale, le imposte sostitutive effettuate. Nonché dei versamenti relativi alle ritenute e imposte sostitutive sopra indicate.; • Quadro SV relativo alle trattenute di addizionali comunali all’IRPEF e alle trattenute per assistenza fiscale, nonché i relativi versamenti;
  • Quadro SX relativo al riepilogo dei crediti e delle compensazioni effettuate ai sensi del D.P.R. n. 455 del 1997 e ai sensi dell’art. 17 D.Lgs. n. 241 del 1997.
  • Quadro SY relativo a somme liquidate a seguito di procedure di pignoramento presso terzi e ritenute da articolo 25 del decreto legge n. 78 del 2010. Il presente prospetto deve essere altresì utilizzato per l’indicazione delle somme corrisposte ai percipienti esteri privi di codice fiscale.

Compilazione del frontespizio per le istituzioni scolastiche

Per le istituzioni scolastiche il frontespizio del Modello 770, richiede che sia inserita l’anagrafica dell’istituzione scolastica nei dati relatici al sostituto. Per quanto riguarda i quadri da compilare per le istituzioni scolastiche è determinante solo il quadro ST, quello relativo alla ritenute operate.

Va ricordato, infatti, che non essendo la scuola stessa ad erogare gli stipendi non deve compilare il quadro SV per le trattenute di addizionali comunali.

Come si compila il quadro ST per le istituzioni scolastiche?

In alto va inserito il codice fiscale della scuola, in corrispondenza del rigo ST1.

I righi successivi, vanno compilati per le ritenute operate riferite ad un determinato periodo: dovrà essere specificato il codice tributo per ogni ritenuta e la data del versamento della stessa con importo versato ed eventuale crediti di imposta utilizzati a compensazione.

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