Moltrasio, due operai morti intossicati nel cantiere: «Samir e Salah dormivano lì per evitare le spese di viaggio»

Moltrasio, due operai morti intossicati nel cantiere: «Samir e Salah dormivano lì per evitare le spese di viaggio»

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di Anna Campaniello

I due giovani muratori, di 25 e 29 anni, erano arrivati dall’Egitto solo pochi mesi fa e si erano sistemati a Milano. Da quasi un mese dormivano in un container prefabbricato e martedì notte, per il freddo, avevano acceso un braciere

Erano arrivati dall’Egitto solo pochi mesi fa e si erano sistemati a Milano, assieme ad altri familiari e connazionali. Poi il lavoro nel cantiere edile affacciato sul lago di Como. Un cantiere, a Moltrasio, che era diventato anche la casa di Samir Mohamed Said, 29 anni e Salah Abdelaziz, 25 anni. Per evitare il tragitto quotidiano, che richiedeva tempo e denaro, dormivano in un container prefabbricato allestito nell’area in cui stavano costruendo un edificio residenziale.

Martedì sera, come sembra facessero da quasi un mese, sono andati a dormire nella baracca. La temperatura però si era abbassata e prima hanno acceso un braciere per scaldarsi. Non si sono più svegliati. Mercoledì mattina, erano ancora distesi, immobili e ormai senza vita quando un collega di 62 anni, non vedendoli, ha aperto la porta del container scoprendo la tragedia.

«Non riesco a parlare, non so cosa dire. Morire così…», ripete l’operaio, sconvolto davanti al cancello del cantiere chiuso durante i rilievi delle forze dell’ordine. L’uomo, anche lui egiziano, lavorava da agosto a Moltrasio con i due giovani. «Erano arrivati da poco e vivevano nel Milanese — spiega —. I primi giorni di lavoro facevano il tragitto da casa al cantiere con me, poi hanno chiesto di poter stare a dormire a Moltrasio, nella casetta, per evitare gli spostamenti». Tra i primi ad arrivare a Moltrasio il fratello di una delle vittime. Non parla italiano. Lo accompagna il suo datore di lavoro, che gli rimane accanto per tutta la lunga, straziante attesa fuori dal cantiere prima di poter parlare con le forze dell’ordine. «Ha ricevuto una telefonata e ha saputo che suo fratello aveva avuto un incidente — spiega il titolare, a sua volta attivo nel settore edile, che preferisce rimanere anonimo —. L’ho subito accompagnato per non lasciarlo da solo. È una situazione drammatica».

In poche ore, a Moltrasio arrivano anche altri familiari e amici dei due giovani morti nel cantiere. La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente nella comunità egiziana del Milanese, dove anche Said e Salah vivevano da pochi mesi. «Veniamo tutti dalla stessa zona dell’Egitto e ci sentiamo tutti parenti, cugini», dicono. Qualche momento di tensione quando alcuni amici delle vittime si intrufolano nell’area di cantiere perché vogliono capire cosa sia accaduto. I carabinieri stanno ancora facendo i rilievi, ma dopo aver parlato con i ragazzi, sconvolti, li invitano solo ad allontanarsi per completare il loro lavoro. «Dormivano qui da quasi un mese — dice un cugino di Said —. Prima faceva caldo e lasciavano tutto aperto, ma ora la temperatura è scesa e avranno cercato di scaldarsi. Ora vogliamo capire bene cosa sia successo».

A Moltrasio arrivano anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, di Como. I delegati della Cgil erano impegnati nell’attivo provinciale e si sono subito mossi dopo la notizia del tragico incidente. Programmato per giovedì, dalle 10 alle 12, un presidio davanti alla prefettura. «In un paese civile non può accadere che si dorma in una baracca di cantiere — denunciano i vertici di Cgil, Cisl e Uil di Como —. È una situazione non rispettosa delle più elementari norme di igiene e sicurezza, nonché della dignità della persona. Morire in quelle condizioni è terribile e insensato».

Poche ore dopo, sempre nel Comasco, si è verificato un secondo incidente mortale. Un agricoltore di 75 anni, Pierangelo Bastai, è deceduto dopo essersi ribaltato con il trattore a Sormano, nella zona del Pian del Tivano. L’uomo, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo, ha colpito un muretto a lato strada e si è ribaltato. È rimasto schiacciato ed ha perso la vita nonostante l’intervento dei soccorsi. Accertamenti dei carabinieri sulla dinamica dell’incidente.

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21 settembre 2022 (modifica il 21 settembre 2022 | 20:59)

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, 2022-09-21 21:14:00, I due giovani muratori, di 25 e 29 anni, erano arrivati dall’Egitto solo pochi mesi fa e si erano sistemati a Milano. Da quasi un mese dormivano in un container prefabbricato e martedì notte, per il freddo, avevano acceso un braciere, Anna Campaniello

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