di Giuseppe Sarcina
La vicepresidente Harris protagonista a Monaco: Processeremo i responsabili. Poi accusa Pechino: basta appoggiare Mosca. Von der Leyen: raddoppiare gli aiuti a Kiev
Prima un attacco durissimo a Vladimir Putin: Non ci sono dubbi, la Russia ha commesso crimini contro l’umanit. Poi un avvertimento secco a Xi Jinping: Se la Cina aiuta Mosca, ci saranno sempre pi morti in Ucraina. La vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha lasciato il segno nella Conferenza sulla sicurezza a Monaco, in Germania. Nel suo discorso ha mescolato le emozioni, l’indignazione per gli atti di crudelt di cui si sono macchiati i soldati e i mercenari agli ordini di Putin. Bombardamenti sulle case, torture, violenze sessuali, deportazioni, esecuzioni di civili: prima di entrare in politica, sono stata una procuratrice. Posso dirvi che abbiamo raccolto le prove, conosciamo la legge e non ci possono essere dubbi: questi sono crimini contro l’umanit.
Poco dopo il dipartimento di Stato far sapere di aver censito 30.600 casi di azioni criminali. Ancora Harris: Faremo il possibile per processare i responsabili materiali e i loro superiori, anche nelle sedi internazionali. Questa la conclusione giuridica dell’impegno pubblico preso da Joe Biden, nell’aprile scorso, subito dopo la scoperta dei massacri di Bucha, la cittadina alle porte di Kiev, brutalizzata dall’armata putiniana. Il primo aprile 2022 Biden aveva definito Putin un criminale di guerra; il 12 aprile lo aveva accusato di genocidio. Adesso, il 18 febbraio 2023, la sua vice annuncia al mondo: possiamo provare le nostre imputazioni.
L’altro messaggio di Harris per Xi Jinping: Da quando scoppiata la guerra, la Cina ha approfondito le sue relazioni con la Russia. Ogni supporto letale (a Mosca, ndr) porter ancora morti in Ucraina e destabilizzer l’ordine mondiale fondato sul rispetto del diritto. Pi tardi, per, il segretario di Stato, Antony Blinken, ha precisato che al momento non ci sono tracce di aiuti militari cinesi. Anche se proprio ieri il Wall Street Journal ha scritto che la Russia continua a importare droni per uso bellico dalla Cina.
Alla vigilia , in realt, l’attesa si era concentrata su Wang Yi, il plenipotenziario per la politica estera del partito comunista cinese. Wang Yi uno dei pi stretti collaboratori di Xi Jinping e negli ultimi giorni ha pi volte accennato a un piano di pace elaborato da Pechino. Ne ha parlato anche con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, quando ha fatto tappa a Roma, nel corso del suo tour europeo che si concluder a Mosca (e a pochi giorni dalla visita, ormai imminente della premier italiana Giorgia Meloni a Kiev). L’impegno della Cina un fatto positivo — ha commentato Tajani che a Monaco guida la delegazione italiana — vediamo come si concretizzer. L’obiettivo arrivare alla pace, ma lo strumento non pu essere la resa dell’Ucraina.
Nel suo intervento, per, Wang Yi, stato molto generico: Noi sosteniamo la necessit di arrivare a colloqui per la pace. Dobbiamo dare una possibilit alla pace. Il membro del Politburo di Pechino avrebbe anticipato i particolari alla pari grado tedesca, Annalena Baerbock che, a sua volta, ha confermato l’esistenza di questo progetto ai giornalisti.
I pi scettici sono gli americani. Se non altro perch da mesi i cinesi auspicano il negoziato tra le parti, senza voler essere coinvolti. I rapporti tra le due Superpotenze restano tesi, complicati. In giornata si era diffusa l’indiscrezione di un possibile colloquio tra Blinken e Wang Yi, ma non ci sono state conferme. Sarebbe il primo contatto al vertice, dopo la crisi dei palloni. Dal palco, Wang Yi ha definito assurda e isterica la reazione americana. L’aviazione statunitense ha abbattuto una mongolfiera cinese, sospettata di spionaggio, e altri tre aerostati risultati innocui.
In ogni caso anche a Monaco il blocco occidentale ha dimostrato compattezza, sia pure con diverse sfumature. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che le forniture andrebbero raddoppiate. Sulla stessa linea il premier britannico, Rishi Sunak. I ragionamenti, invece, diventano vischiosi quando si cerca di capire che cosa si intenda per vittoria ucraina, espressione ricorrente anche a Monaco. Significa la riconquista di tutti i territori occupati, compresa la Crimea? Solo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, stato netto: S,anche la Crimea. Ma la guerra finir davvero quando Putin o chi ci sar al suo posto, verr a Kiev e si inginocchier davanti al monumento alle vittime dei russi, supplicando il perdono.
18 febbraio 2023 (modifica il 18 febbraio 2023 | 22:49)
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