Mondiali di atletica, le speranze della giovane Italia. E Larissa Iapichino resta fuori per 4 centimetri

Mondiali di atletica, le speranze della giovane Italia. E Larissa Iapichino resta fuori per 4 centimetri

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di Gaia Piccardi

Dallavalle e Ihmeje brillano nel salto triplo: tra meno di un mese c’è l’Europeo. La giovane figlia d’arte lotta contro vento ed emozione: «Il mio processo di crescita continua»

DALLA NOSTRA INVIATA

EUGENE (Oregon) — Aggrappata alla possibilità di medaglia di Massimo Stano nella 35 km di marcia dell’ultima giornata, la giovane Italia — ferma nel medagliere al bronzo di Elena Vallortigara nell’alto — pianta semi al Mondiale, sperando di raccogliere frutti già agli Europei di Monaco, tra meno di un mese. È quarto nel salto triplo Andrea Dallavalle, 22enne di Piacenza, talento annunciato (nono ai Giochi di Tokyo), seguito a ruota (quinto) dall’altro azzurro che giocava in casa, Emmanuel Ihmeje, 23 anni, carrarino figlio di genitori nigeriani, studente all’Università dell’Oregon, sbocciato proprio sulla pista di Hayward Field.

Andrea e Emmanuel vanno a lezione dal fuoriclasse portoghese Pedro Pichardo, oro già al primo salto (17,95) mentre Dallavalle si spegne nel finale (due nulli, 17,25 miglior misura) e Ihmeje cresce alla distanza ma non abbastanza (17,17). È ottava la 4×100 delle ragazze, che erano state brave a qualificarsi alla finale con il record italiano (42”71): nella supersonica staffetta veloce sbranata dalle americane (41”14) sulle giamaicane (41”18), Dosso-Kaddari-Bongiorni-Fontana fanno l’esperienza che servirà loro agli Europei, tenendo conto che la Germania, qui al Mondiale, riesce ad agguantare un preziosissimo bronzo.

E infine è eliminata nelle qualificazioni del salto in lungo Larissa Iapichino, figlia d’arte che fatica a ritrovare le misure di un tempo (splendido personale di 6,91, stampato sulla sabbia solo l’anno scorso ma sembra passata un’eternità). A 20 anni, accompagnata in pedana dal padre-coach Gianni Iapichino (mamma, per chi non lo sapesse, è la leggenda azzurra del salto Fiona May), Larissa combatte con il vento e l’emozione di un palcoscenico globale a cui non è (ancora) abituata. Due nulli non fanno presagire niente di buono, poi Iapichino — spalle al muro — centra un 6,60 che non le basta per accedere alla finale di domenica. Resta fuori per 4 centimetri, ma il Mondiale è un’esperienza da mettere in valigia e riportare a Firenze. «Sono molto dispiaciuta, sentivo di poter dare di più. Ho avuto un pizzico di sfortuna nell’ultimo salto con il vento contro, che è una brutta bestia per noi saltatori. Il mio processo di crescita continua». Anche Larissa dovrà capitalizzare l’avventura in Oregon in vista dell’Europeo. L’ultimo oro di giornata, la 4×100 uomini, finisce al collo del Canada di De Grasse, campione olimpico dei 200, arrivato a Eugene in imperfette condizioni fisiche: si è risparmiato le gare individuali tenendosi tutto per la staffetta. Un trionfo su Usa (i pasticcioni Coleman-Lyles-Hall e Bracy) e Gran Bretagna.

24 luglio 2022 (modifica il 24 luglio 2022 | 05:28)

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, 2022-07-24 05:43:00, Dallavalle e Ihmeje brillano nel salto triplo: tra meno di un mese c’è l’Europeo. La giovane figlia d’arte lotta contro vento ed emozione: «Il mio processo di crescita continua», Gaia Piccardi, inviata a Eugene

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