I Mondiali e i recuperi extralarge: 70’ in 5 gare. Collina e Infantino: «Basta perdere tempo, la gente paga per 90’»

Spread the love

di Gregorio Spigno

La novità di Qatar 2022 è nell’«additional time» concesso (e poi anche allungato) dagli arbitri. Pierluigi Collina: «Se vogliamo più tempo attivo dobbiamo allungarci»

Settanta minuti di recupero in cinque p artite. Circa un quarto d’ora in più, in media, per ogni gara. Senza contare i recuperi ai recuperi. È una vera e propria rivoluzione quella che sta avvenendo al Mondiale in Qatar per quanto riguarda i minuti addizionali concessi inizialmente dagli arbitri alla fine delle frazioni di gioco. 5’+5’ all’esordio in Qatar-Ecuador, addirittura 14’+10’ in Inghilterra-Iran, 2’+8’ in Senegal-Olanda, 4’ e 9’ per Usa-Galles e, infine, 5’+8’ in Argentina-Arabia Saudita, conclusasi poco fa con la prima, vera, clamorosa sorpresa di questa edizione mondiale.

Per un totale di 70’. Una lunghezza nei recuperi che, a tutti gli effetti, costringe allenatori e calciatori a tenerne conto come fattore primario, perché in extra-times così lunghi cominciano vere e proprie partite nelle partite, che possono condizionare i destini delle squadre. Nelle partite giocate in Qatar, il famoso «tempo effettivo» di gioco si attesta su una media di circa 55 minuti a gara, in linea con la media del calcio internazionale a livello di club.

Una rivoluzione, come detto, imposta direttamente dalla Fifa. Pierluigi Collina, ex storico arbitro italiano che oggi ricopre la carica di presidente della Commissione arbitrale della Fifa, aveva commentato l’idea di inserire il tempo di gioco effettivo per ogni partita: «Ci sono squadre che giocano 52 minuti, squadre che ne giocano 43 e altre che ne giocano 58. Se li sommi tutti, la differenza di tempo giocato in un campionato diventa grande».

Lo stesso Collina, a pochi giorni dall’inizio della manifestazione in Qatar, aveva aggiunto: «Se vogliamo più tempo attivo, dobbiamo essere pronti a rivedere il tempo aggiuntivo concesso. Si pensi ad una partita con tre gol segnati: una celebrazione normalmente dura un minuto, un minuto e mezzo, quindi con tre gol segnati, perdi cinque o sei minuti».

Sulla stessa linea è anche Gianni Infantino, presidente della Federazione: «In ogni partita si perde molto tempo. C’è bisogno di rivedere qualcosa perché gli spettatori pagano per vedere 90 minuti di calcio, non 50. Non dico di arrivare a 100’, ma senza dubbio il tempo di recupero che concede l’arbitro deve essere legato strettamente ai minuti persi durante la partita. Bisogna fare una riflessione sul tempo effettivo di gioco».

La direttiva è dunque chiara: ogni perdita di tempo, di qualsiasi genere, va recuperata. A costo di dover concedere mezz’ora di recuperi tra primo e secondo tempo.

22 novembre 2022 (modifica il 22 novembre 2022 | 15:19)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-22 15:22:00, La novità di Qatar 2022 è nell’«additional time» concesso (e poi anche allungato) dagli arbitri. Pierluigi Collina: «Se vogliamo più tempo attivo dobbiamo allungarci», Gregorio Spigno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.