Montaruli, la telefonata con la premier e la linea delle dimissioni. Gli altri attriti con i forzisti

di Giuseppe Alberto FalciMul contro la deputata. L’irritazione in FdI: altri non fanno lo stesso Dice di essersi dimessa spontaneamente, senza alcuna spinta da parte di Palazzo Chigi. Augusta Montaruli, dirigente di FdI e ormai ex sottosegretaria all’Universit, si trova nella sua Torino quando diffonde la lettera in cui annuncia il passo indietro da membro dell’esecutivo Meloni. Il suo telefono squilla per tutta la mattinata. Dimettersi o non dimettersi, il dilemma che travolge lei e in particolare la war room di Palazzo Chigi. La condanna in via definitiva per peculato a un anno e sei mesi non pu prevedere scenario diverso dalla fine del mandato da sottosegretario. A maggior ragione per un partito, come Fratelli d’Italia, che batte il tasto ripetuto recentemente da Giorgia Meloni: Certezza del diritto e della pena significa che chi indagato o sotto processo deve avere il massimo delle garanzia ma chi condannato con sentenza passata in giudicato la pena se la deve scontare, vale per tutti. Se vale per tutti vale anche per Montaruli, il cui percorso ora dopo ora appare segnato. Non a caso, un minuto dopo il beau geste di Montaruli, la linea di diversi ministri meloniani diventa: Augusta, come tutti noi, crede nella giustizia. Ha scolpito nella sua lettera affermazioni corrette e condivisibili utili a salvaguardare il governo e il partito. Il che differisce da chi nel passato non ha avuto lo stesso atteggiamento…. Il riferimento, nemmeno poi cos velato, sembra essere rivolto agli alleati di Forza Italia. Non confermo, n smentisco, sorride un altissimo dirigente di Fratelli d’Italia. Cos, la versione ufficiale prevede che le dimissioni siano da ascrivere solo al senso di responsabilit di Augusta che una intransigente, rigorosa, una a cui non c’ bisogno di chiederle di dimettersi e che ora potr dedicarsi al lavoro da deputato e al partito. Dopodich, c’ un’altra versione che fa il giro dei cellulari di diversi protagonisti del governo. Montaruli fa parte del primo girone dei fedelissimi dell’inquilina di Palazzo Chigi, gode della massima stima da parte di Meloni. Dunque, non pu che avere concordato la strategia con la presidente del Consiglio e leader di FdI. Risulta allora evidente — assicurano nel partito — che c’ stato un confronto tra Giorgia e Augusta. E per evitare di finire attaccate dentro e fuori la maggioranza, hanno deciso di comune accordo il passo indietro. Non possiamo permetterci due pesi e due misure. Non dato sapere se le telefonate siano state pi di una o se la questione si sia risolta con un semplice non hai altra scelta. C’ anche chi sostiene che la lettera fosse pronta da diversi giorni. Fatto sta che l’affaire Montaruli piomba sul tavolo in un contesto non facile per il cammino dell’esecutivo, vedi lo scontro sul Superbonus tra Palazzo Chigi e gli azzurri di Forza Italia. Per di pi al mattino il primo a pronunciare la parola dimissioni stato il berlusconiano Giorgio Mul ai microfoni di Rainews24: Va fatta una valutazione perch in questo caso c’ una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo. Segue reazione da parte di fonti di FdI: Mul pensava di metterci in difficolt con le sue provocazioni: invece ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli la cui impronta gli manterr la faccia ben pi rossa di quanto rubiconda gi sia. Che provocatorie insinuazioni vengano da un personaggio come Mul, che di pregiudicati eccellenti nel suo partito ne vanta pi di uno, intollerabile. Mul controreplica: Poich ritengo impossibile che queste espressioni siano da attribuire a fonti autorevoli mi vedo costretto a sollecitare gli autorevoli esponenti di FdI a prendere le distanze da queste gravissime, velenose e calunniose affermazioni al limite della minaccia. Non finita qui, perch a sera il direttivo di FdI precisa: Anche FdI non risponde agli anonimi e se avesse dovuto rispondere a Mul lo avrebbe fatto di persona e non attraverso le agenzie. Come dire: prendono s le distanze da quanto attribuito a fonti di FdI, ma non negano il malumore nei confronti di Mul. E la lite continua. 19 febbraio 2023 (modifica il 19 febbraio 2023 | 08:31) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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