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L’attore Oscar Isaac si sdoppia nei sogni: «In questa serie che ricorda Indiana Jones condivido il corpo con due persone. E in una realtà realista e soprannaturale mi trasformo in guerriero in lotta con la mia stessa mente e con il villain Ethan Hawke».
E’ il supereroe che si «umanizza», si arrovella, scopre di avere disturbi dissociativi dell’identità. Fino a diventare «altro» da sé. La Marvel mette in campo il suo nuovo campione nel live action Moon Knight (dall’omonimo fumetto nato nel 1975), dal 30 su Disney+ in sei episodi. Oscar Isaac si sdoppia. «Dapprima – racconta nell’incontro su Zoom – sono Steven Grant, un uomo mite, custode nella sezione egizia al British Museum; poi mi trasformo in Marc Spector, un ex mercenario coraggioso, audace, un guerriero in lotta con la sua stessa mente. Condivido il corpo con queste due persone. La sfida era proprio questa, ed è completamente diversa rispetto a ciò che ho fatto in Star Wars». Steven la notte fa davvero brutti sogni, «ha vuoti di memoria – dice l’attore – e ricordi che sembrano provenire da una vita non sua». Nel fumetto ha consapevolezza del suo disturbo, qui no. In un tempo imprecisato viene inseguito, scappa, si ritrova in un paesino di montagna dove appare il villain Arthur Harrow, interpretato da Ethan Hawke che dice: «Come antagonista posso permettermi di essere pazzo». Lui è una specie di santone, leader di una setta, giudice supremo, ha un bastone magico che genera energia poggiato sul braccio tatuato con una bilancia da cui dipendono vita o morte. Quel povero diavolo di custode esce dal suo tran tran ed entra in un mondo sconosciuto dove i protagonisti sono dei del mondo egizio e mostri che sembrano visibili soltanto a lui; c’è la realtà e il soprannaturale. «E’ una serie Marvel più dark, più cupa, c’è quasi un approccio diverso, richiama Indiana Jones e I predatori dell’arca perduta anche nei continui colpi di scena, ha un respiro epico con molte scene d’azione e scontri corpo a corpo mescolate all’humour inglese», spiegano i registi. Sono tre. Due terzi del lavoro l’ha fatto Mohamed Diab che dice: «Il mio background è di piccoli film indipendenti, tanto che alcuni mi dicevano che ci fai tu qui? Hanno pesato anche le mie radici egiziane, si fidavano di me, e il nostro non è il solito Egitto esotico»; poi in cabina di regia c’è il duo composto da Justin Benson e Aaron Moorhead: «Il nostro stile si basa su personaggi molto umani che affrontano tragedie personali in luoghi impervi, in questa serie si consuma un dramma vero, autentico, spontaneo. Non c’è nulla che possa rimandare agli alieni». La trama, col nuovo personaggio dell’universo Marvel, appare labirintica ma precisa, affilata. E naturalmente misteriosa. La salute mentale è un tema centrale, ma come dicono i registi c’è anche leggerezza e humour britannico, e al riguardo Oscar Isaac dice: «Durante le riprese mi chiedevo: che cosa avrebbe fatto in questa scena Peter Sellers?». E’ un super eroe diverso anche nel costume: niente di pittoresco. Quando ha le sembianze dell’ex mercenario indossa un mantello grigio, è quasi incappucciato, il volto non si vede, è ricoperto da bendaggi che ricordano le mummie, ed è armato da una lama a forma di mezzaluna. E come custode mite si consola con l’archeologa «forte e vulnerabile» impersonata da May Calamawy, unico elemento femminile di un fantasy dominato da personaggi maschili. L’ultimo protagonista, anch’esso in lotta con il malvagio Ethan Hawke, è Khonshu il dio egizio della luce e della vendetta: sullo schermo è una immagine generata dalla computer grafica (la voce originale è di Murray Abraham). Tante le location di un mondo reale e «virtuale», tra Londra e un Egitto immaginario: dagli Studios ungheresi di quattromila metri quadrati al deserto vero in Giordania. «In quella valle c’ero già stato per Guerre Stellari, ci sono strade che portano ancora i nomi della saga», racconta Oscar Isaac. «Io vengo dal teatro – dice Ethan Hawke – con tutto il rispetto per effetti speciali e green screen, girare così è tutta un’altra cosa».
22 marzo 2022 (modifica il 22 marzo 2022 | 19:52)
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, 2022-03-22 18:56:00, L’attore Oscar Isaac si sdoppia nei sogni: «In questa serie che ricorda Indiana Jones condivido il corpo con due persone. E in una realtà realista e soprannaturale mi trasformo in guerriero in lotta con la mia stessa mente e con il villain Ethan Hawke». , Valerio Cappelli