Morena, lite e pestaggio a un incrocio: «Siamo i Casamonica, vattene». Grave un egiziano

Morena, lite e pestaggio a un incrocio: «Siamo i Casamonica, vattene». Grave un egiziano

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di Ilaria Sacchettoni

É accaduto a Morena, indaga la polizia. Innesco della lite, una mancata precedenza. La vittima dell’aggressione ricoverata in codice rosso al Policlinico di Tor Vergata

Nella lite per la precedenza un cinquantanovenne di origine egiziana sarebbe diventato vittima involontaria dell’ultima affermazione di potenza del clan dei Casamonica. Il condizionale è una misura di prudenza perché gli agenti del commissariato di Ciampino stanno ricostruendo i fatti proprio in queste ore. La sera del 17 aprile in via Flavia Demetria, zona Morena, due uomini litigano per strada. Si tratta di un botta e risposta di poco conto, non fosse che uno dei due chiede il supporto di altri nelle vicinanze. Quelli accorrono e dopo essersi presentati – «Siamo i Casamonica, te ne devi anda’» – iniziano a pestare l’uomo di origine egiziana. Pugni, calci e perfino il taglio di un lobo dell’orecchio. Il malcapitato inizia a sanguinare. Viene lasciato in strada. Non è chiaro chi abbia avvisato i soccorsi, se lui stesso attraverso il cellulare o qualche passante.

Poco dopo tuttavia è al pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata in codice rosso. I calci e i tagli lo hanno ridotto malamente. Il medico di turno decide di fare una tac che, fortunatamente, rivela come non vi siano fratture interne. Viene medicato ma riesce a cavarsela. E a questo punto potrà testimoniare nei confronti dei suoi assalitori. Quella zona, Morena, è una storica enclave della famiglia sinti. E il clan non è nuovo a violenze improvvisate. Per tutte è sufficiente ricordare l’aggressione al Roxy Bar della Romanina, dove venne presa di mira una donna con disabilità che si era permessa di rispondere a tono alla prepotenza di uno di loro (Antonio Casamonica). Dunque si dovrà provvedere alla identificazione dei presenti.

Il primo dubbio in realtà riguarda proprio la denuncia dell’egiziano. Per non incorrere in altri guai potrebbe decidere di non presentare un esposto alle autorità (non sarebbe la prima volta che accade). Per il reato di lesioni (in questo caso aggravate) di solito i magistrati procedono sulla base di una querela ma la rivendicazione del fatto e la firma «Casamonica» potrebbero fare la differenza. In questo caso la Procura potrebbe perfino procedere d’ufficio. Nei mesi scorsi il clan di origine sinti ha subito la condanna più pesante, quella per associazione mafiosa: quattrocento anni di carcere suddivisi per i 44 imputati accusati di reati come estorsione, usura, intimidazione, detenzione d’armi.

18 aprile 2022 (modifica il 18 aprile 2022 | 18:01)

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, 2022-04-19 06:30:00, É accaduto a Morena, indaga la polizia. Innesco della lite, una mancata precedenza. La vittima dell’aggressione ricoverata in codice rosso al Policlinico di Tor Vergata, Ilaria Sacchettoni

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