di Alessandro Fulloni
Ancora lontana l’ipotesi dell’arresto di Wolfgang Rieke, il camionista che travolse il corridore a Montebello Vicentino dandosi alla fuga e riparando in Germania (dove la legge non prevede l’arresto in flagranza per l’omicidio stradale)
Un mese dopo la morte drammatica dell’ex pro di ciclismo Davide Rebellin, travolto e ucciso da un camionista tedesco che si dato alla fuga, da un punto di vista giudiziario come se non fosse successo nulla. L’investitore, il 62enne Wolfgang Rieke, indagato dalla procura vicentina con le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso, ancora a piede libero in Germania. Anzi — come racconta il Giornale di Vicenza che ha fatto il punto sulla vicenda — nemmeno il camion che ha ucciso il cinquantunenne campione vicentino sarebbe mai stato sequestrato.
Sempre al quotidiano cittadino, l’avvocato della famiglia del corridore, Davide Picco, dice che al mezzo sarebbero state semplicemente scattate delle foto da parte della polizia tedesca, per nulla pi. Da che so io il tir non mai stato posto sotto sequestro. Fatto sta che la prossima settimana dovrebbe essere notificata alle parti la data in cui verr svolta la superconsulenza per ricostruire la dinamica dell’incidente. Parlando con il Giornale di Vicenza, l’avvocato di Rieke, ribadisce che quella dell’arresto una possibilit ormai da togliere. Per stiamo a vedere. Posso solo dire che al momento non ho notizie di provvedimenti a carico di Rieke. Il camionista nel 2001 aveva gi patteggiato per omissione di soccorso (la pena era stata poi estinta) e nel 2014 era stata ritirata la patente dalla polizia stradale di Chieti per guida in stato di ebbrezza, non mai arrivato alcun provvedimento.
Rebellin fu travolto, a Montebello Vicentino, poco prima di mezzogiorno, mentre rincasava da un allenamento nelle vicinanze della strada d’accesso al ristorante La Padana. In quello stesso parcheggio il camionista venne ripreso dalle telecamere di sorveglianza (e fotografato da alcuni testimoni) mentre faceva manovra e si dava alla fuga passando accanto al cadavere. Poi ha raggiunto la Germania dove il reato di omicidio stradale, cos come previsto dal nostro ordinamento, non esiste. E dove si incagliata la richiesta di arresto inviata tramite Mae — il mandato europeo — dalla Procura.
7 gennaio 2023 (modifica il 7 gennaio 2023 | 16:57)
© RIPRODUZIONE RISERVATA