Morte di Leonardo Lamma, il gip: «La perizia è da rifare»

Morte di Leonardo Lamma, il gip: «La perizia è da rifare»

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di Giulio De Santis

Sull’incidente in cui ha perso la vita Leonardo, 19 anni, su corso Francia ordinate nuove indagini sullo «stato dei luoghi», cioè sul dosso e sull’asfalto

Il rattoppo di corso Francia diventa il cuore dell’inchiesta sulla morte di Leonardo Lamma, il 19enne, amico di Gaia e Camilla, che il 7 aprile scorso ha perso l’equilibrio della moto in prossimità della riparazione provvisoria di una voragine sulla strada. A stabilirlo è il gip Claudio Carini, che ha ordinato alla Procura un supplemento di indagine partendo dallo studio dello «stato dei luoghi» attraverso video e foto, nonché testimonianze. Tre parole, «stato dei luoghi», che hanno un significato inequivocabile: esaminare le condizioni del manto stradale al momento dell’incidente mortale. Una svolta quella impressa dal gip, perché fino adesso gli investigatori hanno sempre cacciato ai margini dell’indagine il rattoppo, nonostante le immagini della videosorveglianza di un istituto scolastico e un testimone oculare della caduta di Lamma, che ha visto il ragazzo sobbalzare sulla riparazione, abbiano sollevato il sospetto di una relazione causa-effetto tra il rattoppo e la tragedia.

Anche la possibile presenza di un gradino sul rattoppo, circostanza emersa di recente attraverso il racconto dal presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, ha allungato l’ombra della cattiva manutenzione della strada come motivo dell’incidente. Elementi cui vanno aggiunti i racconti di automobilisti e centauri che hanno equiparato il rattoppo a «una rampa di lancio» o «una montagnetta».

La decisione del gip arriva al termine di un percorso travagliato dell’indagine. Basti ricordare che la Procura, la scorsa settimana, aveva chiesto l’archiviazione del caso, escludendo un legame tra la caduta del ragazzo e il rattoppo. Prima ancora, la polizia locale del gruppo Cassia, nell’immediatezza dell’incidente, non ha effettuato neanche una foto o un rilievo topografico della strada, malgrado il ragazzo non fosse caduto troppo distante dal rattoppo. La carenza di materiale è stata menzionata nella relazione sulle cause della tragedia dal consulente della Procura, il vigile e geometra Antonio Moroni. Che tuttavia non ha ritenuto influente l’assenza di documentazione, sostenendo che non c’è alcuna correlazione tra la morte e il rattoppo.

Pochi giorni fa, il pm Attilio Pisani ha deciso di fare marcia indietro, revocando la richiesta di archiviazione e proponendo di svolgere un incidente probatorio. Passo deciso accogliendo l’istanza dei legali della famiglia Lamma, gli avvocati Antonio De Fazi e Massimiliano Capuzi. Il gip ha bocciato l’incidente probatorio ritenendo che si può ricorrere a un’integrazione della consulenza della Procura attraverso l’esame dello «stato dei luoghi» come emerge dalla documentazione, nuova e già agli atti. Inoltre i magistrati dovranno valutare anche se sentire: Mirko Porchetti Checchi, testimone oculare; Daniele Torquati, presidente del XV Municipio e ogni dipendente municipale che abbia avuto competenza su corso Francia.

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26 novembre 2022 (modifica il 26 novembre 2022 | 07:18)

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, 2022-11-26 16:34:00, Sull’incidente in cui ha perso la vita Leonardo, 19 anni, su corso Francia ordinate nuove indagini sullo «stato dei luoghi», cioè sul dosso e sull’asfalto, Giulio De Santis

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