di Redazione Cultura
Negli anni Cinquanta e Sessanta soggiornò in India: un’esperienza dalla quale trasse l’ispirazione per il suo bestseller
È morto lo scrittore francese Dominique Lapierre. Era nato a Châtelaillon, La Rochelle, nel 1931. Negli anni Cinquanta e Sessanta, per via del suo lavoro di reporter per il giornale «Paris Match», soggiornò in India, un’esperienza dalla quale ha poi tratto l’ispirazione per il bestseller La città della gioia (1985), romanzo ambientato in una bidonville di Calcutta, edito in Italia da Mondadori. Nel 1982, con il sostegno di Madre Teresa di Calcutta, ha fondato insieme alla moglie l’associazione Action pour les enfants des lépreux de Calcutta, alla quale devolve la metà dei suoi diritti d’autore, in favore di scuole e centri per la lotta alla lebbra e alla tubercolosi. Dino Messina il 16 febbraio 2012 scriveva sulle pagine del «Corriere»: (…) ha incontrato Gesù nella campagna del Bengala: vestiva gli umili abiti di una ragazzina che tornava da scuola e camminava a fatica nel sentiero verso casa. Per quella ragazzina e per ogni povero che ha incontrato nel suo cammino Lapierre si è spogliato di tutti i guadagni milionari realizzati con il suo talento».
Il suo primo libro è del 1949 Un dollaro mille chilometri, scritto dopo un viaggio in Messico. Prima del bestseller La città della gioia (da cui nel 1992 il regista Roland Joffé trasse un film dal titolo omonimo) escono Non hanno ucciso Chessman (1960) e Parigi brucia? (1965), scritto insieme al collega americano Larry Collins (l’anno successivo René Clément porta su grande schermo l’omonimo film).
Il suo libro più recente è Gli ultimi saranno i primi. La mia vita accanto ai dimenticati della Terra (Rizzoli, 2013).
4 dicembre 2022 (modifica il 4 dicembre 2022 | 17:39)
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