di Marco Bonarrigo
A darne la notizia, Norma Gimondi, figlia di Felice, tra i suoi pi grandi avversari negli anni Sessanta. Adorni aveva 85 anni
Grandissimo campione, grande signore, grande italiano: Vittorio Adorni morto a Parma alla vigilia di Natale, a 85 anni. Nato a San Lazzaro Parmense il 14 novembre 1937, Adorni stato una leggenda assoluta dello sport azzurro (professionista dal 1961 al 1970, vincitore del Giro d’Italia nel 1965, campione del mondo nel 1968) e un formidabile ambasciatore del ciclismo in tanti ruoli diversi, pedalati e non. Ricoverato a Parma la mattina del 23, si spento poche ore dopo: era il pi anziano trionfatore del Giro d’Italia vivente e da 57 anni deteneva il record del distacco pi ampio inflitto ai rivali nella classifica finale della corsa rosa: 11’26” a Italo Zilioli e 12’57” a Felice Gimondi, suo grandissimo avversario e amico, mancato tre anni fa.
Di una carriera relativamente breve rispetto a corridori coevi come Gimondi e Merckx, si ricorda sopratutto il trionfo solitario al Mondiale di Imola nel 1968 (era stato argento a Sallanches quattro anni prima), a due passi dalla sua Parma, quando dopo un’epica fuga solitaria di 90 chilometri Adorni stacc il secondo e il terzo di dieci minuti. Ripercorse l’impresa per l’ennesima volta pochi mesi fa al Festival dello Sport di Trento, strappando un lungo applauso alla platea. Vinse in tutto 42 corse vestendo la maglia rosa per 19 giorni.
Stile pacato, eloquio forbito, Adorni fu tra i primissimi atleti azzurri a diventare un personaggio televisivo. Opinionista impeccabile ed elegantissimo al Processo alla Tappa di Sergio Zavoli nell’anno in cui vinse il Giro, Adorni condusse a fine carriera il telequiz Ciao Mamma con Moira Orfei e poi fu una sorta di proto commentatore tecnico al fianco di Adriano De Zan nelle telecronache del ciclismo negli anni Ottanta e Novanta. In virt anche del suo ottimo francese e dei buoni rapporti a livello internazionale, Adorni stato per lunghi anni rappresentante e presidente del movimento professionistico all’interno dell’Unione Ciclistica Internazionale viaggiando in lungo e largo per il pianeta. Assessore allo sport a Parma, quando lasci il ciclismo divent un broker assicurativo di grande successo. Tra i primi a salutarlo ieri Norma Gimondi, la figlia del grande Felice: Fai buon buon viaggio Vittorio e salutami pap.
24 dicembre 2022 (modifica il 24 dicembre 2022 | 16:32)
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