MotoGp a Valencia, Pecco Bagnaia a due punti dal Mondiale con il tifo di Valentino Rossi

MotoGp a Valencia, Pecco Bagnaia a due punti dal Mondiale con il tifo di Valentino Rossi

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di Daniele Sparisci, inviato a Valencia

Pecco può vincere il titolo con la Ducati se arriva almeno 14°. Valentino Rossi ha fatto allestire il motorhome: non vuole perdersi il gran finale dell’allievo. «Mi può dare una mano psicologicamente»

« Donde està el Pecco?». Lo aspettano fuori dall’hospitality, gruppetti di tifosi spagnoli. Dalle vetrate si vede Gigi Dall’Igna, mangia da solo l’ingegnere con la barbetta da guru, lo stregone della meccanica che ha reso la Ducati un punto di riferimento del Motomondiale.

Finalmente esce Bagnaia . Movimenti lenti, sorrisetto trattenuto, è il ritratto della calma. Fila via su un monopattino elettrico e volano battute. «Se domenica corresse con quello vincerebbe lo stesso il Mondiale». A un passo dall’impresa, anzi a due. Come i punti che gli servono per mettere le mani sul titolo e interrompere un tabù che dura da mezzo secolo. Gli basterà arrivare 14°. Pilota italiano iridato su moto italiana nella classe di vertice delle due ruote, l’ultimo è stato Giacomo Agostini nel 1972 sulla Mv Agusta, il costruttore lombardo che proprio ieri ha annunciato l’entrata nell’azionariato di Ktm con il 25% delle quote.

L’ultimo italiano campione del mondo nella MotoGp, invece, è stato Valentino Rossi (2009, Yamaha); il Dottore ha fatto allestire il motorhome come ai vecchi tempi, sarà qui al Ricardo Tormo. Non vuole perdersi il gran finale dell’allievo cresciuto nell’Academy VR46 di Tavullia. Da minorenne Pecco trasloca da Chivasso, cintura industriale del Torinese — un tempo lì nascevano le Lancia —, al porto di Pesaro. Per studiare alla scuola del Doc, fra derapate al ranch e grigliate, in quella terra che ha coltivato una nuova generazione di rider. Di cui Pecco è il prodotto migliore, dentro di sé aveva già i semi della velocità, andavano trattati con cura.

Razionale ma scaramantico, evita in ogni modo di toccare la coppa gigantesca del campionato mentre posa per le foto: «Perché su questo trofeo ci hanno messo le mani in pochi…». Sereno — «Pensavo ad altro in questi giorni, portavo a a spasso il cane, leggevo, andavo al supermercato» —, ma fino a un certo punto: «Ho fatto parecchi scongiuri…». Dal maestro cerca un sostegno tecnico ma pure psicologico: «Valentino mi aiuterà da bordo pista, ma anche mentalmente. Lui sa come posso sentirmi, è già passato per queste situazioni. Potrà darmi una mano come un vero coach». Circondato dall’affetto del suo cerchio magico: il papà Pietro, la sorella Carola che gli fa social media manager, la fidanzata di sempre, Domizia. «Protetto» in pista da altre sette Ducati per trasformare il più facile dei match-ball. «Devo completare il lavoro, posso permettermi un quattordicesimo posto ma neanche lontanamente ci devo pensare. L’obiettivo è vincere o salire sul podio». O semplicemente non cadere, Fabio Quartararo seduto accanto lo guarda con invidia.

Il francese ha una sola chance per difendere la corona conquistata nel 2021: vincere la gara con il rivale quindicesimo o a zero punti: «È un all-in, senza pensieri, non ho niente da perdere». Sembra fantascienza, la super rimonta del piemontese (era a -91 a giugno dopo il Gp di Germania) è il frutto della superiorità tecnica Ducati e della sua forza mentale: «C’è stato soltanto un momento in cui ho pensato di non potercela fare, dopo il Sachsenring. Ma il giorno seguente ho resettato e capito che era ancora possibile, se non avessi sbagliato più nulla. Non mi aspettavo però tanti errori da parte di Fabio» .

Fra i due contendenti l’Aprilia di Aleix Espargaro che si gioca il terzo posto in campionato contro Enea Bastianini, il più audace fra i Ducati boys che l’anno prossimo promette di dar battaglia a Bagnaia nel team ufficiale. «Dovremmo tutti stare calmi con lui — dice il romagnolo —, ma se vincessi io non sarebbe un problema…». In mezzo gli altri. Marc Marquez: «Se fossi in Pecco penserei soltanto a concludere la gara». La matricola Marco Bezzecchi con i riccioli alla Simoncelli e la battuta fulminante: «Con noi “ragazzini” fa già lo sborone adesso, figuriamoci dopo il Mondiale». Valencia, Italia.

4 novembre 2022 (modifica il 4 novembre 2022 | 07:22)

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, 2022-11-04 07:14:00, Pecco può vincere il titolo con la Ducati se arriva almeno 14°. Valentino Rossi ha fatto allestire il motorhome: non vuole perdersi il gran finale dell’allievo. «Mi può dare una mano psicologicamente» , Daniele Sparisci, inviato a Valencia

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