Per guidare un’auto è necessario conseguire la patente B, l’abilitazione di guida più comune con la quale condurre autoveicoli fino a 3,5 tonnellate e alcune tipologie di ciclomotori. Il documento si può ottenere rivolgendosi a un’autoscuola, oppure come privatista presso la Motorizzazione Civile, superando in entrambi in casi un esame di teoria e una prova pratica di guida. Ecco come prendere la patente B, a quale età è possibile iscriversi e che tipo di veicoli si possono guidare con questa abilitazione.
Patente B: l’età minima per l’abilitazione di guida
La patente di categoria B è un documento di guida che consente di condurre una serie di autoveicoli e ciclomotori, esclusi i mezzi pesanti e i motocicli. Per fare la patente B l’età minima è 18 anni, quindi tutte le persone maggiorenni possono iscriversi alla scuola guida o alla Motorizzazione e sostenere gli esami. Non esiste invece un’età massima, come avviene per altre abilitazioni di guida, ma la durata del rinnovo si riduce progressivamente a partire dai 50 anni d’età.
Patente B: cosa posso guidare?
La patente B permette di guidare veicoli con una massa fino a 3.500 Kg, adibiti al trasporto massimo di 8 persone oltre il conducente. Inoltre, si possono guidare anche mezzi con rimorchio e massa fino a 750 Kg, oppure rimorchi con massa superiore purché quella complessiva non superi 4.250 Kg. Per i veicoli con rimorchio di massa superiore a 3.500 Kg è obbligatoria una patente B96, un codice europeo relativo a una particolare abilitazione che richiede il superamento di un’apposita prova di guida realizzata con un veicolo specifico.
Che moto posso guidare con la patente B?
La patente della macchina B non autorizza soltanto alla guida di autoveicoli, infatti con questo documento si è abilitati anche alla guida di alcuni veicoli a due ruote. In particolare, l’abilitazione permette di condurre motocicli con una cilindrata fino a 125 cc, dotati di una potenza fino a 11 kW e un rapporto peso/potenza non oltre 0,1 kW/Kg. È possibile inoltre guidare tricicli con potenza fino a 15 kW, tuttavia soltanto a partire dai 21 anni d’età. Queste autorizzazioni valgono soltanto per la circolazione stradale in Italia, mentre non sono valide all’estero.
Come prendere la patente di guida B
Una volta compiuti 18 anni d’età è possibile fare domanda per iscriversi all’esame di teoria, il primo passo per prendere l’abilitazione di guida di categoria B. Successivamente bisogna sostenere anche un esame di guida, con la possibilità di fare pratica con un guidatore esperto attraverso il rilascio del foglio rosa. Chi già possiede invece la patente A, A1, A2 o B1, invece, può saltare l’esame teorico e realizzare appena la prova pratica di guida.
Per conseguire la patente di guida B è possibile rivolgersi alla Motorizzazione Civile. In questo caso bisogna occuparsi da soli delle pratiche burocratiche, dal pagamento dei bollettini prestampati all’ottenimento di un certificato medico idoneo, inoltre è necessario studiare per conto proprio per prepararsi alle prova di teoria. Tuttavia, questa modalità consente di risparmiare sul costo della patente B, pagando soltanto i costi fissi e le spese obbligatorie.
In alternativa è possibile fare domanda per la patente B presso un’autoscuola, una soluzione più comoda e pratica ma che comporta allo stesso tempo dei costi superiori rispetto alla patente da privatista presso la Motorizzazione. L’autoscuola, però, mette a disposizione apposite lezioni per la preparazione al test di teoria, in più si occupa di tutti gli adempimenti amministrativi e burocratici necessari, consentendo di risparmiare tempo e usufruire di orari più flessibili.
Come funziona l’esame di teoria della patente B
Dopo avere effettuato l’iscrizione per la patente B è necessario sostenere l’esame di teoria, con la possibilità in caso di bocciatura al primo tentativo di ripetere la prova teorica una seconda volta. In questa circostanza bisogna però rispettare il tempo massimo di 6 mesi, quindi i due tentativi devono essere realizzati entro 6 mesi dalla presentazione della domanda. In caso contrario, oppure in seguito a una doppia bocciatura, è necessario rifare l’iscrizione e pagare nuovamente.
Come stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dal 20 dicembre 2021 la prova di teoria non prevede più 40 domande a risposta multipla, ma 30 quiz con opzione di vero e falso. Tra i cambiamenti dell’esame di teoria c’è la durata della prova, infatti non si hanno a disposizione più 30 minuti ma appena 20 minuti. È stato mantenuto invece il margine di tolleranza del 10%, con la possibilità di commettere fino a 3 errori nella prova mentre con 4 o più risposte sbagliate si viene bocciati.
La prova teorica per il conseguimento della patente B viene realizzata al PC, tramite apposite postazioni e schermi touchscreen che consentono di analizzare il quesito e selezionare se l’affermazione è vera o falsa. Durante la prova non si possono consultare appunti e testi, è vietato comunicare con altri candidati e utilizzare altri dispositivi elettronici. I quiz vertono su una serie di tematiche basate sul database ministeriale, con una serie di argomenti obbligatori tra i quali:
segnaletica stradale orizzontale e verticale;
norme sui sorpassi;
limiti di velocità;
distanze di sicurezza;
sistema delle precedenze;
cinture e altri dispositivi di sicurezza;
comportamenti di prevenzione e dopo un incidente;
funzionamento del veicolo;
spie dell’auto e altri simboli;
informazioni sulle patenti di guida;
comportamenti virtuosi per il rispetto dell’ambiente e la riduzione dei consumi.
L’esame pratico di guida per la patente B
Il superamento dell’esame di teoria consente di ottenere il foglio rosa, un documento con la durata di 12 mesi con il quale è possibile guidare in strade pubbliche. In questo caso è possibile realizzare delle guide con un istruttore abilitato a bordo di un veicolo con doppi comandi, oppure fare pratica alla guida mediante un’autovettura privata, purché si applichi la lettera P di principianti sul veicolo e il passeggero sia in possesso della patente B da almeno 10 anni e non abbia un’età anagrafica superiore a 65 anni.
A partire da un mese dopo il superamento della prova di teoria, è possibile sostenere l’esame pratico di guida fino a 3 volte in 11 mesi, tuttavia bisogna realizzare almeno 6 ore di guida con un istruttore autorizzato. La prova pratica dura almeno 25 minuti, durante i quali bisogna seguire le indicazioni dell’esaminatore ed effettuare tutte le manovre richieste. Si tratta in genere di partenze in salita, parcheggi, guida in retromarcia, sorpassi e precedenze presso gli incroci, operazioni per le quali viene valutata l’esecuzione, il comportamento alla guida e il rispetto delle norme del Codice della Strada. Durante l’esame di guida è essenziale prestare attenzione a una serie di aspetti, per superare questa prova e ottenere la patente B:
rispettare i limiti di velocità;
guidare con sicurezza ma senza esagerare;
utilizzare correttamente gli indicatori di direzione;
usare bene la frizione ed evitare che l’auto si spenga;
tenere sempre le due mani sul volante;
cambiare le marce nel momento giusto.
I documenti per la patente B in autoscuola e Motorizzazione
La presentazione della domanda per la patente B richiede alcuni documenti obbligatori, i quali in caso di patente da privatista presso la Motorizzazione Civile vanno presentati per conto proprio, mentre rivolgendosi a un’autoscuola basta seguire le indicazioni fornite dal personale. In generale, la documentazione per la patente di categoria B alla Motorizzazione è la seguente:
modulo TT 212 compilato (il modello è scaricabile online sul Portale dell’Automobilista o reperibile presso gli uffici della Motorizzazione);
ricevuta di pagamento di 16 euro su c/c 4028;
ricevuta di pagamento di 26,40 euro su c/c 9001;
originale e fotocopia di un documento d’identità valido e del codice fiscale o della tessera sanitaria;
fotocopia del certificato medico di idoneità psicofisica realizzato non oltre 3 mesi prima.
Prima della prova pratica di guida bisogna presentare altri documenti, tra cui la ricevuta di pagamento di 16 euro sul c/c 4028 e una certificazione che attesti la realizzazione di almeno 6 ore di guida con un istruttore abilitato. Presso un’autoscuola l’iter burocratico è più semplice, infatti basta fornire 3 fototessera e il certificato medico, avendo con sé il proprio documento d’identità e il codice fiscale. In seguito, bisogna soltanto sottoporsi alla visita medica in autoscuola, mentre i pagamenti vengono effettuati direttamente dagli addetti dell’autoscuola.
Quanto costa prendere la patente B?
Il prezzo della patente B da privatista è di circa 150-200 euro, in quanto bisogna pagare appena i bollettini prestampati obbligatori, il certificato medico e le 6 ore di guida necessarie per la prenotazione dell’esame di guida. La patente B in autoscuola è ovviamente più costosa, infatti bisogna considerare all’incirca un prezzo di 8-900 euro, tuttavia è possibile risparmiare tempo e usufruire di un supporto utile per la preparazione all’esame di teoria.
Quanto dura la patente B e quando rinnovarla
Dopo aver ottenuto la patente B l’abilitazione di guida ha una durata di 10 anni, al termine dei quali bisogna procedere con il rinnovo della patente. Ciò vale fino al compimento dei 50 anni d’età, infatti successivamente è necessario rinnovare il documento di guida ogni 5 anni fino ai 70 anni d’età. In seguito, fino a 80 anni d’età bisogna rinnovare la patente ogni 3 anni, mentre gli ultraottantenni devono rinnovarla ogni 2 anni.
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