di Redazione Cultura
I suggerimenti per avvicinare le nuove generazioni a un universo sonoro considerato lontano. Nell’inserto in edicola e nell’App, la conversazione sull’importanza del fare musica a scuola
Un universo sonoro considerato lontano e ostico a modo suo. Così può apparire la musica classica ai giovani. Ma come fare per avvicinare le nuove generazioni? Il canto, la voce, il coro, la condivisione, possono essere una partenza. L’invenzione ritmica e melodica di Bach un secondo passo, certe arie «sbarazzine» di Mozart da cantare sotto alla doccia un terzo. I suggerimenti sono raccolti da Helmut Failoni nel Tema del Giorno di lunedì 4 aprile, l’approfondimento extra solo digitale che ogni giorno l’App de «la Lettura» propone agli abbonati. Sull’importanza dell’insegnamento della musica nelle scuole — e la sua scarsa presenza nei programmi italiani — riflettono anche Annalisa Spadolini (dirigente ministeriale), Luca Aversano (musicologo) e il compositore Nicola Campogrande, autore di un innovativo manuale per le scuole medie. La loro conversazione, curata da Orsola Riva, è ospitata sul numero de «la Lettura» #540, disponibile in edicola e nell’App.
Oltre al tema del Giorno e al nuovo numero dell’inserto in anteprima al sabato, l’App de «la Lettura» (scaricabile App Store e Google Play) offre anche tutto l’archivio delle uscite dal 2011 a oggi. Il prezzo dell’abbonamento è di 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita (sottoscrivibile anche da qui). Per chi si abbona tutti i contenuti dell’App sono raggiungibili anche da desktop, a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, l’abbonamento si può regalare da questa pagina o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.
Questa settimana, il numero 540 del supplemento, in edicola e nell’App, si apre con un testo dello scrittore americano Paul Auster (1947) che lo stesso autore definisce «Una sorta di premonizione di quel che sarebbe accaduto».
Nel breve saggio l’autore della «Trilogia di New York» e altri capolavori quali Diario d’inverno e 4 3 2 1 (tutti editi da Einaudi), racconta di quando nel 2017 fu invitato al Pen International Congress a Leopoli, in Ucraina, e lì ebbe l’occasione di visitare la città d’origine del nonno paterno, Stanislav (che oggi si chiama Ivano-Frankivsk). Tra gli incontri di quell’avventura Auster ricorda quello con un poeta buddista che gli raccontò la storia di quando, al posto delle persone, la città di Stanislav era abitata da lupi, «centinaia, forse migliaia di lupi». Un rimando al fatto che quei territori durante la Seconda guerra mondiale vissero violenze e atrocità, compreso l’annientamento delle comunità ebraiche ad opera dei nazisti. Oggi la guerra di aggressione scatenata dal presidente russo Vladimir Putin in quegli stessi luoghi fa temere a Auster che i «lupi» siano tornati.
Il tema drammatico e attuale del conflitto in Ucraina percorre «la Lettura»: nell’intervista al saggista irlandese Mark O’Connell, a cura di Alessia Rastelli: lo studioso, già autore di un libro sul transumanesimo, riflette sul rischio di vivere sempre sul punto di un’apocalisse. Di quello che resta dell’Unione Sovietica, disciolta nel 1991, si occupa la storica Antonella Salomoni con una ricognizione dei conflitti suscitati propria dalla disgregazione dell’Urss, mentre Alessandra Coppola firma un reportage dalla Transnistria, regione della Moldavia sottratta alla sovranità di quella repubblica dalla presenza di forze militari russe. E, ancora, Manlio Graziano propone un’analisi geopolitica: in particolare riflette sul fatto che in un mondo globalizzato, nella gara tra potenze, i mercati contano più delle conquiste territoriali.
Il conflitto in Ucraina ritorna anche nei «Temi» disponibili nell’App de «la Lettura»: qui si può infatti leggere l’approfondimento di Antonio Carioti: una bibliografia essenziale che raccoglie saggi che esaminano la storia di quella tormentata terra. Come il libro del «Corriere» e di Memorial Italia, «Ucraina. Assedio alla democrazia» (in arrivo il 9 aprile), sulle ragioni e i retroscena dell’attuale guerra. E l’App ospita anche il focus extra di Matteo Persivale che esplora le radici ucraine di molte voci della cultura americana da Philip Roth a Harold Bloom a Noam Chomsky.
Tornando al nuovo numero dell’inserto sono, inoltre, da segnalare un intervento dello scienziato Paolo Zellini sul pensiero matematico; un testo di Emilio Isgrò, artista celebre per le sue cancellature, che si interroga sul compito dell’arte; e un racconto dello scrittore Mauro Covacich.
E ancora Cristina Taglietti scrive del nuovo libro di Jennifer Egan, letto in anteprima, The Candy House, in Italia a maggio; l’autrice americana sarà ospite al Salone di Torino. Chiude il numero #540 una firma internazionale: Kate Mosse, scrittrice inglese di romanzi storici, con un racconto su una festa di nozze che non vuole finire.
1 aprile 2022 (modifica il 3 aprile 2022 | 21:18)
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, 2022-04-03 19:36:00, I suggerimenti per avvicinare le nuove generazioni a un universo sonoro considerato lontano. Nell’inserto in edicola e nell’App, la conversazione sull’importanza del fare musica a scuola, Redazione Cultura