di Aldo Grasso
La fiction Sky sui tragici fatti di Monaco ‘72 ci fa ripiombare nell’incubo del terrorismo legando passato e presente. E sfruttando tutti gli elementi pi classici delle spy stories
A distanza di pi di cinquant’anni, i tragici fatti di Monaco ’72, quando un commando del Settembre Nero palestinese si introdusse nel villaggio olimpico uccidendo undici atleti israeliani e un poliziotto , tornano a far parlare di s; ma non attraverso la classica ricostruzione storica, bens collocando quella vicenda dentro le pulsioni e le tensioni di oggi. La serie tv Munich Games (Sky) ci fa cos ripiombare nell’incubo del terrorismo; l’attualizzazione della minaccia, invece della sua collocazione a distanza, ci aiutano cos a legare passato e presente sfruttando tutti gli elementi pi classici delle spy stories. Munich Games si fonda su un’inedita alleanza tra Israele e Germania, sia nella produzione che nella trama. La serie infatti scritta da Michael Aviram (uno degli artefici di Fauda) e diretta dal regista Philip Kadelback, e mette in scena la collaborazione tra un agente del Mossad e una poliziotta tedesca dell’LKA.
Navigando nel dark web, il primo si accorge che un gruppo terrorista di matrice islamica sta pianificando un attentato da compiersi in occasione di una partita di calcio tra una squadra di Monaco di Baviera e una di Tel Aviv, evento organizzato all’Olympiastadion della citt bavarese proprio per ricordare la strage di cinquant’anni prima. Inizia cos una collaborazione sul campo tra due soggetti che per metodo e tradizione culturale non possono essere pi diversi. E la scrittura ne risente, faticando non poco a fare emergere i tratti pi caratterizzanti dell’uno e dell’altra, dell’intreccio necessario a dipanare la complessit della materia. Munich Games colpisce per per la cura formale, da prodotto di qualit che si fa spazio nel panorama saturo della serialit contemporanea. una rarit per appassionati del genere, dove azione e silenzi si alternano nel clima classico da thriller spionistico, dove lingue diverse si confrontano nella fatica dell’incomunicabilit.
3 febbraio 2023 (modifica il 3 febbraio 2023 | 20:00)
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