politica Mezzogiorno, 28 aprile 2022 – 08:04 Provvedimento del difensore civico regionale: non sono stati ancora nominati gli assessori. E il sindaco: «Credo che ognuno debba fare il proprio mestiere» di Paolo Cuozzo Ad oltre 200 giorni dalle elezioni comunali le giunte municipali non ci sono ancora. Un record. E il difensore civico regionale, Giuseppe Fortunato, «trascorsi inutilmente i termini dati», ha nominato un commissario ad acta «per le nomine degli assessori delle Municipalità». Si tratta dell’avvocato Francesca Conte, che entro 60 giorni in assenza di una decisione indicherà gli organi esecutivi dei 10 parlamentini cittadini. Una decisione, questa, che il Comune impugnerà ma che si rivela un fulmine a ciel sereno, che ha comunque generato non poche frizioni nella coalizione che sostiene il sindaco, con i presidenti dei gruppi consiliari che, questo pomeriggio alle 17, incontreranno il sindaco a palazzo San Giacomo per un vertice di maggioranza. E si discuterà anche di questo. Ad inizio della prossima settimana, invece, le nomine degli assessori municipali dovrebbero essere perfezionate. Il provvedimentoNella sua nota, il difensore civico ha ricordato al sindaco che «gli assessori delle Municipalità svolgono necessari compiti preparatori e attuativi con responsabilità anche operative». Ed ancora: «Le protratte mancate nomine degli assessori, nonostante l’invito e il decorso del termine fissato, compromettono la gestione di pubblici servizi, così come delineata dalla normativa. Alla luce di ciò, tramite apposito Commissario ad acta, in base a criteri preventivi, trasparenti, comparativi e oggettivi, basati su job description, e previo avviso pubblico, aperto alle migliori energie, si provvederà alla nomina degli assessori municipali secondo criterio meritocratico per garantire la funzionalità dei servizi municipali e la tutela dei diritti dei cittadini». La replicaDurissima la replica di Manfredi, che sa bene quanta bagarre ci sia per fare l’assessorino, incarico esterno retribuito con 2.800 euro mensili dal prossimo anno. Inoltre, pare che più di uno sconfitto alle ultime Comunali verrà ripescato in qualche Municipalità. «La democrazia non può essere commissariata, credo che ognuno debba fare il proprio mestiere». E non solo. Perché l’ex ministro, che ieri ha incontrato anche Enrico Letta ma per altre vicende, in sostanza scarica tutto sui partiti che lo sostengono e che, con lui, hanno fatto il pieno in tutte le dieci municipalità, e quindi dovrebbero indicare i 30 assessori (3 per Municipalità. «Ho lasciato ai partiti la decisione per trovare un equilibrio politico e per fare proposte sulle giunte. Aspetterò qualche altro giorno, ma se non ci sarà una sintesi dei partiti deciderò io». Parole che nel Pd hanno fatto storcere il naso a Marco Sarracino, il segretario provinciale che pare abbia preso male l’accusa del primo cittadino. L’opposizioneMentre nel centrodestra la vicenda viene cavalcata con forza: «La mancata nomina degli assessori di Municipalità, nella terza città d’Italia, non è solo una omissione normativa, come giustamente denunciato dal difensore civico della Regione Campania, che ha annunciato di aver nominato un commissario ad acta, ma è soprattutto un gigantesco problema politico di cui il sindaco Gaetano Manfredi e la sua maggioranza sembrano non avvertire il peso», si legge in una nota dei gruppi consiliari di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania e del Comune di Napoli: «L’inerzia di questi mesi ha causato enormi difficoltà al funzionamento della macchina amministrativa provocando un evidente danno qualità della vita dei cittadini costretti a subire ritardi e difficoltà di varia natura dovuti all’assenza di figure di coordinamento e di iniziativa quali sono i componenti delle mini giunte municipali». E infine: «Sarebbe doveroso che il centrosinistra napoletano provasse a riparare al danno d’immagine che la citta’ sta ingiustamente subendo, visto che non ci sono precedenti del genere nel resto d’Italia tra le grandi metropoli, e si attivasse non solo per poter dare seguito alla nomina delle amministrazioni di quartiere ma anche per scegliere i migliori profili adatti al ruolo. Il capoluogo non può attendere la lottizzazione esasperata di ogni singola poltrona da parte del centrosinistra». Clemente: «Situazione ingiustificabile»Dalla sinistra che non è maggioranza, dopo le ripetute censure di Antonio Bassolino delle scorse settimane, per il tempo trascorso inutilmente senza che si nominassero le giunte nelle dieci Municipalità, si leva la voce critica di Alessandra Clemente, che alle Comunali sfidò Manfredi e fu sconfitta: «Dopo 7 mesi di immobilismo politico era chiaro che si dovesse procedere per limitare i danni dovuti alla mancata nomina degli assessori municipali», le sue parole. «È allucinante pensare che si sia dovuti arrivare alla nomina di un commissario da parte del difensore civico regionale per provare a smuovere una situazione ingiustificabile e che affonda le sue radici nella mastodontica e ingovernabile coalizione messa assieme da Gaetano Manfredi». «I partiti — dice ancora clemente — accampano pretese, reclamano poltrone, le singole liste si accapigliano per assicurarsi un posto al sole e intanto nelle Municipalità si sono anteposti gli interessi dei privati a quelli dei cittadini, ovvero il diritto ad avere le proprie figure operative di riferimento come gli assessori municipali». 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