Muro Torto, curve pericolose e manto stradale pieno di buche

Muro Torto, curve pericolose e manto stradale pieno di buche

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di Camilla Palladinodi

Nei due chilometri che collegano piazzale Flaminio a Porta Pia le auto e gli scooter corrono giorno e notte

Sono solo due chilometri di strada, ma le curve possono essere letali. La conformazione di viale del Muro Torto, con le due corsie per ogni senso di marcia che in alcuni punti si restringono, unita alle cattive abitudini dei romani alla guida, creano terreno fertile per gli incidenti stradali. Tant’è che solo in quest’anno sono state almeno quindici le segnalazioni da parte del sito Luceverde di scontri, testacoda o tamponamenti che hanno influito sul traffico, rallentando la circolazione in tutto il quadrante.

La prima curva pericolosa si incontra dopo pochi metri da piazzale Flaminio, verso Porta Pinciana. La lunga parabolica a gomito che va verso destra rappresenta un rischio per i veicoli: il Muro Torto è una strada con una grande affluenza quotidiana di vetture che nella maggior parte dei casi non rispetta i limiti di velocità. Come negli altri tratti urbani che attraversano dei centri abitati, l’obbligo è di mantenere un’andatura entro i 50 km/h ma chi segue la regola viene superato a suon di clacson da macchine e scooter che sfrecciano. I cartelli scarseggiano, ma probabilmente sarebbero inutili senza controlli concreti. Il Muro Torto è pericoloso in modo particolare per moto e scooter, specialmente nei giorni di pioggia. Per le due ruote mantenere una traiettoria omogenea è complicato, anche a causa delle condizioni dell’asfalto. In alcuni punti il manto stradale è rotto e crea buche profonde. Ad esempio, alla fine della carreggiata che scende verso piazzale Flaminio, dove una rete arancione che delimita una parte di muretto distrutto è la testimonianza di un impatto.

Oltretutto nel primo rettilineo di 500 metri a partire da piazzale Flaminio, a dividere le due carreggiate non c’è il guardrail ma solo uno stretto spartitraffico dell’altezza di un marciapiede. La possibilità di un salto di corsia in caso di incidente è concreta. Chi percorre spesso la strada ne conosce le criticità ma i cittadini si dividono tra quelli che la definiscono «strada maledetta» e puntano il dito contro l’assenza di vigili e coloro che danno tutta la responsabilità alla guida spericolata. Un altro punto critico è la curva all’estremità opposta del Muro Torto, altezza Porta Pinciana, subito dopo aver transitato sotto piazzale Brasile verso Porta Pia, dove i veicoli perdono spesso il controllo. Ma i pericoli si estendono anche nel prolungamento, attraversando il sottovia Ignazio Guidi. Uno degli ultimi scontri è avvenuto mercoledì scorso, ha provocato un ferito e coinvolto tre mezzi: un’auto, uno scooter e un suv.

Nel corso degli anni molti gli impatti letali. Nel 2015 due tragedie a distanza di pochi metri, avvenute nel giro di meno di venti giorni. Il 7 aprile aveva perso la vita Riccardo Patrignani, 34 anni, dopo uno scontro in motorino con un furgone nel tratto di Muro Torto compreso tra corso d’Italia e via del Galoppatoio. Il 25 dello stesso mese, proprio pochi metri dopo via del Galoppatoio, a rimanere vittima dopo essere caduto dal suo scooter era stato Vittorio Ferrario, 24 anni.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

15 novembre 2022 (modifica il 15 novembre 2022 | 07:52)

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, 2022-11-15 11:13:00, Nei due chilometri che collegano piazzale Flaminio a Porta Pia le auto e gli scooter corrono giorno e notte, Camilla Palladino

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