Il fascismo è caduto due volte, la prima il 25 luglio del 1943: gli angloamericani erano sbarcati in Sicilia all’inizio di luglio e bastò quello a far sì che si producesse una congiura la notte del Gran consiglio a far cadere Benito Mussolini. Poi ci fu una lunga storia, un governo guidato da Pietro Badoglio; l’Armistizio l’8 settembre del 1943 con gli angloamericani e a quel punto l’Italia si divise in due: a sud c’erano gli angloamericani e c’era il re Vittorio Emanuele III che era fuggito al sud; e al centro-nord c’erano i tedeschi e soprattutto ci fu la Repubblica di Salò guidata ancora una volta da un redivivo Benito Mussolini. E fu a quel punto che intervenne la Resistenza. È vero, l’Italia fu liberata soprattutto dalle truppe inglesi e americane che risalivano la penisola, ma senza l’apporto della Resistenza quella liberazione innanzitutto sarebbe arrivata in tempi molto molto più lenti e poi il popolo italiano non avrebbe avuto la sensazione di aver partecipato in modo sempre più massiccio alla lotta della liberazione. E fu a quel punto, a Italia liberata, il 25 aprile del 1945, che il fascismo cadde una seconda volta e quella volta fu definitiva.
, 2022-04-24 21:59:00, Il 25 aprile in 100 secondi – Le lezioni di Paolo Mieli,