di Fabrizio CacciaLo scatto era insieme a quelli di tutti i ministri. La Russa: «Facciamo la “cancel culture” anche noi?» A dieci giorni dal 28 ottobre, centesimo anniversario della marcia su Roma delle camicie nere di Benito Mussolini, il clima si surriscalda e scoppia un’altra polemica, dopo quella per le scritte contro Ignazio La Russa e lo striscione con il suo cognome «a testa in giù» lasciato appeso davanti al Colosseo venerdì scorso. Ieri, a sollevare il caso è stato un tweet di Pier Luigi Bersani: «Mi giunge notizia che al Mise sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa». Bersani, ex segretario del Pd, oggi esponente di Articolo uno, guidò il ministero per lo Sviluppo economico dal 2006 al 2008 nel secondo governo di Romano Prodi, con le indimenticate «lenzuolate» di liberalizzazioni. E al Mise, in effetti, fino a ieri c’erano esposte la sua foto insieme a quella del Duce ma anche di tutti gli altri ministri che hanno lavorato a Palazzo Piacentini fino ai giorni nostri. Quella di Mussolini, però, ora è già stata rimossa «per evitare polemiche e strumentalizzazioni», informa una nota del ministero. Non figura più nella galleria dei ritratti pensata per la mostra «Italia Geniale» dedicata ai 90 anni del palazzo di via Veneto, inaugurato il 30 novembre del 1932. La prima a segnalarne la presenza era stata qualche giorno fa l’inviata di La7 Alessandra Sardoni con un tweet. Così ieri è insorta pure la Fp-Cgil: «La foto di Mussolini spuntata al Mise rappresenta un atto gravissimo, sia rimossa immediatamente». Scoppiata la bufera, è intervenuto allora il ministro uscente, il leghista Giancarlo Giorgetti: «Perché la foto è stata messa proprio adesso? — ha spiegato ieri ai cronisti —. Perché è il 90esimo anniversario di Palazzo Piacentini. E in mostra ci sono le foto di tutti i ministri, quindi ahimè anche di Mussolini, che è stato il primo ministro delle Corporazioni nel 1932». «Nessuno però si è accorto — ha rilanciato Giorgetti — che la foto del Duce c’è anche a Palazzo Chigi, non solo al Mise. Comunque, se è un problema la togliamo». Detto, fatto. Mi giunge notizia che al MISE sarebbero state esposte le fotografie di tutti i ministri, Mussolini compreso. In caso di conferma, chiedo cortesemente di essere esentato e che la mia foto sia rimossa.— Pier Luigi Bersani (@pbersani) October 18, 2022 Non solo a Palazzo Chigi. A Roma le tracce del ventennio e di Mussolini sono tante. La più clamorosa è al Foro Italico, con l’immensa scritta «Mussolini Dux» che campeggia sull’obelisco in marmo, 17,5 metri di altezza, nel cuore dell’ex foro Mussolini. Nel 2015 l’allora presidente della Camera, Laura Boldrini, propose di cancellare la scritta. Poi però non se ne fece niente. Ma c’è anche un Mussolini a cavallo, acclamato da donne, bambini e soldati, mentre alza il braccio destro nel saluto romano. Siamo all’Eur, all’ingresso laterale del Palazzo Uffici, che oggi ospita Eur Spa: il bassorilievo in lastre di travertino porta la firma di Publio Morbiducci, che nel 1939 si dette come modello la narrazione della colonna Traiana. Occorreva glorificare il fascismo, ricollegandolo alla grande epopea imperiale in vista dell’Expo 1942 che però non si fece mai, travolta dalla catastrofe della Seconda guerra mondiale. Emilio Gentile, autore del saggio Fascismo di pietra (Laterza, 2007) afferma che questa è l’unica immagine di Benito Mussolini ancora visibile a Roma come se fossimo nel ventennio. Ieri sulla polemica è intervenuto anche il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, che non ha mai nascosto di avere una collezione di busti del Duce: «Una foto di Mussolini c’è anche al ministero della Difesa. Che facciamo: cancel culture anche noi? Una cosa sono i giudizi politici e le valutazioni anche le più feroci, ma se per anni c’è stata una foto in un posto, non capisco ora cosa cambi rispetto all’anno scorso». Pronta la replica del senatore dem Dario Parrini: «Incauto La Russa. La foto di Mussolini non è un’immagine presente da sempre a Palazzo Piacentini, ma messa lì adesso. Non è questione di cancel culture, ma di decenza». E il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha risposto a Giorgetti: «Davvero la foto del Duce c’è anche a Palazzo Chigi? Si colga l’occasione allora per toglierlo anche da lì». 19 ottobre 2022 (modifica il 19 ottobre 2022 | 07:29) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-19 05:30:00, Lo scatto era insieme a quelli di tutti i ministri. La Russa: «Facciamo la “cancel culture” anche noi?», Fabrizio Caccia