Musumeci e decreto Ong: Nessuna violazione del diritto internazionale. Fare il taxi di carne umana è diverso dal soccorrere

Musumeci e decreto Ong: Nessuna violazione del diritto internazionale. Fare il taxi di carne umana è diverso dal soccorrere

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di Marco GalluzzoIl ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare: L’astensione? In molte democrazie occidentali un dato fisiologico, ci stiamo allineando ad altri Paesi Ministro, lei ha le deleghe di coordinamento delle norme che riguardano coste e mare, oltre a quelle della Protezione civile. Come risponde alle critiche al dl sulle Ong? Sono infondate, non c’ alcuna penalizzazione — risponde Nello Musumeci — ognuno deve fare il suo mestiere. Abbiamo adottato delle norme in linea con la politica che il governo si data e che non violano il diritto internazionale. Nemmeno se si rischia di rendere pi complicato il soccorso in mare? Una cosa il soccorso a chi rischia di annegare — un dato incontrovertibile e un dovere che non metteremo mai in discussione — altra cosa fare un servizio di taxi di carne umana, finendo con l’alimentare il traffico di persone vittime delle organizzazioni criminali. Avete appena vinto le elezioni regionali, chi ha fatto la differenza? La coalizione o il fattore Meloni? Ha vinto la coalizione con il contributo che ciascuno ha saputo apportare. Ed anche una conferma della fiducia di cui gode la presidente del Consiglio, ad appena 100 giorni dall’insediamento, oltre che la dimostrazione di un centrodestra unito che suscita molto interesse. I numeri sono eloquenti, ma non dobbiamo sederci sugli allori. Come cambiano i rapporti di forza con Lega e Forza Italia? Non c’ motivo di pesare questi rapporti, un obiettivo era intercettare una parte dell’elettorato di sinistra e un altro era cercare di catturare pi voti possibile. corretto parlare di vittoria con questa astensione? Purtroppo in molte democrazie occidentali un dato fisiologico, noi siamo abituati a ben altre percentuali. Potrei dire che l’Italia si sta allineando ad altri Paesi, ma ovviamente l’auspicio che si possa invertire la tendenza. Che effetto le fa stare in un partito che sopra il 30%? Io vengo dalla traversata del deserto, sono 50 anni che conto le percentuali del mio partito, dapprima con lo zero virgola nel Msi, poi con qualche numero pi robusto in An ed ora con FdI, che grazie alle doti di coraggio e visione di una giovane donna ha raggiunto questo obiettivo. Ma bisogna restare con i piedi per terra, ci possono volere anni per raggiungere un risultato, ma tutto si pu perdere in poche settimane. Che errori ha fatto il Pd? Insegue da tanti anni il tentativo di una sintesi efficace fra il cattolicesimo militante e la cultura post comunista, ma non mai riuscito a trovarla, con il risultato che non ha fatto contenti n gli uni n gli altri, n i massimalisti n i miglioristi. Forse appaiono categorie vecchie ma ancora attuali anche nel corso di queste primarie, un partito alla ricerca di una sua identit. La cosa migliore del governo in questi primi mesi? La capacit di proiettare l’Italia in una dimensione mediterranea con grande credibilit, stata bravissima Meloni a rilanciare il progetto di un Piano Mattei. L’Italia conta nel mondo se conta nel Mediterraneo. Berlusconi si lamenta della scarsa collegialit. Forse c’ un deficit di comunicazione nel partito del presidente Berlusconi, i colleghi forzisti votano in Cdm come gli altri e il clima molto sereno, ogni decisione presa all’unanimit. Lei ha delega del mare, che significa? Il mare una straordinaria risorsa della quale nel passato non si tenuto conto sufficientemente. Oggi sono almeno otto i dicasteri che hanno poteri sul mare. L’obiettivo della premier di fare della nuova struttura uno strumento di coordinamento e di programmazione. Dalla cantieristica alle attivit turistiche, sino alla crocieristica, ai porti e alla movimentazioni di merci, siamo secondi e terzi in Europa a seconda delle filiere. C’ tantissimo da fare. Lei per 5 anni ha governato la Sicilia. Nel 2023 un treno da Trapani a Ragusa ci mette 13 ore. Come possibile? Perch dal 1947 a oggi il governo nazionale non ha mai investito nelle infrastrutture strategiche della Sicilia. Oggi si tenta di recuperare con i fondi del Pnrr. 15 febbraio 2023 (modifica il 15 febbraio 2023 | 22:54) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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