Mutuo, meglio il tasso fisso o il variabile? I pro e contro per chi deve comprare casa ora

Mutuo, meglio il tasso fisso o il variabile? I pro e contro per chi deve comprare casa ora

Spread the love

immobili

di Gino Pagliuca19 feb 2023

Mutuo, meglio il tasso fisso o il variabile? I pro e contro per chi deve comprare casa ora

Capita che nei bollettini meteo si parli di inversione termica: il fenomeno che avviene quando al suolo fa pi freddo che in alta quota. Nel mercato dei mutui sta avvenendo qualcosa di simile: ora i finanziamenti variabili costano un po’ pi dei fissi. E i parametri del costo del denaro a lungo termine diminuiscono di valore all’allungarsi delle durate. Cos il tasso effettivo, stimato sulla base dei dati all’8 ottobre, per i dieci finanziamenti da 140 mila euro pi convenienti per l’acquisto di una casa da 200 mila euro si ponga in media per il ventennale al 3,79% a tasso fisso e al 3,95% per il variabile; per il trentennale al 3,82% per il fisso e ancora al 3,95% per il variabile.

L’offerta

Nella prospettiva di ulteriori aumenti dei tassi, le preferenze di chi deve prendere un mutuo stanno tornando in massa verso il fisso, ma le banche oggi sono meno disposte a erogare questa tipologia di prestiti: se e quando il costo del denaro cominciasse a scendere, infatti, la gran parte di quei mutui sarebbe surrogata, mentre il variabile non presenta questo problema, visto che il mutuatario beneficerebbe da subito della discesa del costo del denaro. E, se da un lato dalle agenzie immobiliari viene segnalato un maggior rigore nelle istruttorie, dall’altro c’ una minore propensione a concedere mutui fissi da parte delle banche: fino a pochi mesi fa venivano praticati spread pi bassi fino a 50 centesimi sull’Eurirs rispetto a quelli applicati all’Euribor, ora i valori si equivalgono.

La scelta del variabile

Se il tasso fisso rimane un’opzione prudenziale comprensibile, va anche detto che oggi puntare sul variabile ha molto pi senso di quanto ne avesse con i tassi ai minimi. Nei primi anni di vita un aumento di un punto su un mutuo partito all’1% ha un impatto sulla rata molto pi forte di quello che ha su un finanziamento avviato al 4%. Certo la scelta del variabile richiede propensione al rischio unita alla certezza di poter fare fronte a ulteriori aumenti nel breve. Insomma una scelta non per tutti e soprattutto non per chi prende il mutuo indebitandosi gi al limite delle sue capacit reddituali.

Iscriviti alle newsletter di L’Economia

Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile

Europe Matters di James Fontanella-Khan
L’Italia e l’Europa viste dall’America

E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.