Nadal al Roland Garros: perché Rafa è unico (e anche Alcaraz non è paragonabile)

Nadal al Roland Garros: perché Rafa è unico (e anche Alcaraz non è paragonabile)

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di Aldo Cazzullo

Lo spagnolo ha battuto Djokovic ringraziando i raccattapalle e applaudendo i colpi migliori del serbo: così può vincere il Ronald Garros per la quattordicesima volta

C’è un solo tennista che al Roland Garros dice «s’il vous plaît» e «merci» ai raccattapalle. E non è un emozionato esordiente; è il primo e quasi certamente ultimo campione a vincere tredici edizioni del più importante torneo sulla terra rossa, ora avviato — salvo sorprese sempre possibili — verso il quattordicesimo titolo. Una statistica non umana. Perché se vinci tredici finali su tredici vuol dire che non sei semplicemente un grandissimo atleta; sei un modello irriproducibile di intelligenza, di lealtà, di correttezza, di forza morale.

L’altra notte — assurdo giocare sino alle due del mattino, assurdo che una simile partita sia un quarto di finale alla stregua di Cilic-Rublev e Ruud-Rohe — Rafael Nadal ha confermato tutte le caratteristiche che fanno di lui uno dei più grandi sportivi della storia. Ha compiuto un capolavoro di tattica, frastornando un Djokovic nettamente favorito dai bookmakers, che resta ovviamente il prodigioso tennista che è, ma l’altra sera non ci ha capito molto più di nulla. Non solo. Nadal ha applaudito i colpi più belli del rivale (come a inizio carriera non faceva quasi mai, e aveva invece già fatto negli ottavi con Auger-Aliassime, il canadese più giovane di 15 anni e più alto di almeno otto centimetri battuto al quinto set). Ha evitato come sempre gesti di stizza e proteste plateali, anche quando su una palla break l’arbitro gli ha chiamato fuori una smorzata di rovescio che ai tifosi del Philippe Chatrier (schieratissimi con Rafa) era parso sulla riga. E ha mostrato quella sua ferocia agonistica che lo rende quasi impossibile da battere al Roland Garros. Il dispetto peggiore che si possa fare al giovane Alcaraz è accostarlo a lui. Perché Alcaraz è un tennista fortissimo, e vincerà molti Slam. Ma un campione come Rafael Nadal nasce ogni cento anni.

2 giugno 2022 (modifica il 2 giugno 2022 | 07:42)

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