Nadal si ritira da Wimbledon

Nadal si ritira da Wimbledon

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di Gaia Piccardi

Il tennista spagnolo lo ha annunciato in una conferenza stampa la sera prima della semifinale che avrebbe dovuto giocare contro Kyrgios

DALLA NOSTRA INVIATA

LONDRA — Bye Grande Slam (fin qui realizzato per metà).

Il capolinea del sogno (im)possibile di Rafa Nadal è in Church Road, a Londra, un mesto giovedì sera di luglio.

L’infortunio agli addominali — il quotidiano sportivo Marca aveva parlato nel pomeriggio di un’elongazione di 7 millimetri —, aggravatosi nel corso della battaglia nei quarti di finale con l’americano Taylor Fritz, non permette al campione dei 22 titoli Major di scendere in campo nella semifinale contro Nick Kyrgios.

«Mi dispiace ma non ce la faccio —confessa l’eroe triste in una conferenza stampa convocata ad hoc —, mi ritiro dal torneo. I miei addominali non sono migliorati, è confermato che c’è uno stiramento. Ho pensato tutto il giorno a cosa fosse meglio per me fare. Ho deciso che non ha senso rischiare di peggiorare l’infortunio. In queste condizioni non posso né giocare né vincere due match: non riesco a servire a piena velocità, il movimento è limitato. Ho già rischiato con il piede a Parigi: devo rispetto a me stesso. Non sarei competitivo a questo livello. Più importanti di qualsiasi titolo, a questo punto, sono la mia salute e la mia felicità». Servirà un po’ per rivederlo in campo: «Starò fuori 3-4 settimane, spero di poter continuare la programmazione come avevo immaginato».

Eppure si era allenato.

Quarantaquattro minuti di sessione (33’ di palleggio con il connazionale Marc Lopez, 11’ di sosta) su un campo periferico dell’All England Club, il più possibile lontano da occhi indiscreti.

Sì, aveva servito.

Blando come nei primi due set con Fritz, ma aveva servito.

L’agiografia di Rafa Nadal, l’Ercolino sempre in piedi che – pur claudicante e strappato – a Wimbledon inseguiva il terzo quarto del Grande Slam (quello vero) che gli avrebbe consegnato la missione della vita a settembre (annettersi anche l’Open Usa), è un cantiere in corso d’opera.

A Parigi, un mese fa, ha raccontato di aver giocato e vinto con il dito del piede destro anestetizzato dalle punture di antidolorifico, qui a Londra è arrivato con quello stesso nervo del dito addormentato dalle sedute di radioterapia e, come se non bastasse, agli acciacchi si era aggiunto il problema agli addominali.

Marca sottolineava che non sarebbe stata la prima volta di Nadal alle fasi finali di un Major in queste condizioni (a New York nel 2009, per esempio, quando si inchinò a Del Potro in semifinale).

Il tennis, qui a Wimbledon, si era spaccato tra chi considera Nadal un moderno eroe della resistenza (al decadimento di se stesso, innanzitutto) o un campione assoluto a cui ogni tanto non dispiace romanzare un po’ gli urti della vita del superprofessionista (Fabio Fognini, in particolare, aveva pubblicato un post critico in una storia su Twitter: smettetela di credere in quello che leggete, aveva scritto ripostando un articolo in cui si elogiava la capacità di Nadal di approdare in finale a Wimbledon da infortunato, salvo poi precisare di non riferirsi allo spagnolo…).

Ma insomma, anche fatta un po’ di tara alla narrazione trionfalistica che accompagna le gesta del combattente di Manacor, che a 36 anni suonati mercoledì si era preso la libertà di disobbedire al padre Sebastià che gli faceva il gesto di andarsene dal campo (ma aveva ragione), la resilienza di Rafa Nadal, anche al lordo di questo doloroso ritiro da Wimbledon, andrebbe raccontata nei libri di storia (e di anatomia).

Non giocherà, quindi, venerdì contro Nick Kyrgios . Via libera verso la finale al bad boy australiano che era sbucato per la prima volta in carriera in semifinale a Wimbledon e verso il 21esimo titolo Slam, Nick il selvaggio permettendo, a Novak Djokovic (in campo venerdì nell’unico match di giornata con l’enfant du pays Norrie).

Vivere o morire, Nadal non conosce altra legge. E il verbo «ritirarsi» non è contemplato dal suo vocabolario. Ma questa volta il suo fisico ha detto stop. Tocca accettarlo, se la speranza è rivederlo a New York.

— Wimbledon (@Wimbledon) July 7, 2022

7 luglio 2022 (modifica il 7 luglio 2022 | 22:16)

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, 2022-07-07 20:16:00, Il tennista spagnolo lo ha annunciato in una conferenza stampa la sera prima della semifinale che avrebbe dovuto giocare contro Kyrgios, Gaia Piccardi

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