Nadal-Sonego, polemica a Wimbledon: «Urlava troppo», «Neanche in terza categoria»

Nadal-Sonego, polemica a Wimbledon: «Urlava troppo», «Neanche in terza categoria»

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di Marco Calabresi

Lo spagnolo subisce il break e stizzito chiama a rete l’azzurro per rimproverarlo per i suoi versi. Sonego destabilizzato perde la battuta e la partita: «Mi ha condizionato». Poi arrivano le scuse di Rafa

La middle sunday che da quest’anno per la prima volta apre i cancelli dell’All England Club (e per che match poi, Sinner-Alcaraz…) si porta dietro un bad saturday. Scintille tra Kyrgios e Tsitsipas (e c’era da aspettarselo), polemiche tra Nadal e Sonego (un po’ meno prevedibili). Più che lo slam più elegante del mondo, in alcuni momenti è stato una corrida, se non addirittura un ring.

La partita che ha visto l’azzurro Lorenzo Sonego battuto da Rafa Nada l si è inasprita nel finale. Lo spagnolo, avanti di due set e 4-2 nel terzo, non ha gradito la richiesta di chiusura del tetto, anche perché arrivata in un momento in cui il torinese sembrava poter rientrare in partita. E quando Sonego, sul 4-4, ha recuperato il break di svantaggio, l’uomo da 22 Slam ha chiesto al giudice di sedia e ottenuto di parlare a rete con l’avversario, per poi chiedergli di non urlare troppo e non prolungare il verso dopo il colpo, un po’ come era successo al Roland Garros, con un’altra italiana, Martina Trevisan,«richiamata» da Coco Gauff. Sonego ha accusato questo momento anomalo, ha perso di nuovo il servizio e Nadal ha chiuso il match. «Ho cercato di dire a Lorenzo nel modo più gentile possibile se poteva fare meno rumore — le parole di Nadal in campo — . Ora mi sento in colpa, perché forse l’ho disturbato. Non era questa la mia intenzione». Sonego ha accettato le scuse, ma ha detto comunque la sua: «Non esiste che un giocatore chiami a rete un altro, si fa in terza categoria non a Wimbledon. Chiami l’arbitro, non chiami un giocatore a rete. A fine partita si è scusato: io gli ho detto che però in quel momento mi aveva condizionato».

Poco dopo Nadal ha chiuso il suo match anche Kyrgios. L’australiano ha battuto Tsitsipas in quattro set al termine di una partita tesissima, che è proseguita anche in sala stampa. «Kyrgios bullizza gli avversari, probabilmente era un bullo anche quando andava a scuola — le accuse di Tsitsipas —. Ha un tratto della personalità molto malvagio, è complicato giocare contro di lui: è come essere dentro un circo, questa cosa deve finire». Apriti cielo: Kyrgios ha risposto per le rime: «Tsitsipas ha seri problemi. Nello spogliatoio io vengo rispettato, lui invece non piace a nessuno. È stato lui a tirarmi le palline e a colpire uno spettatore, quindi il circo lo ha fatto lui. Forse dovrebbe pensare a come battermi». Ma quale era stata la miccia? Prima di tutto una palla scagliata in tribuna (che quasi colpisce uno spettatore) da Tsitsipas a fine secondo set, con Kyrgios a chiedere la squalifica al supervisor e Stefanos che se l’era cavata con un warning. Poi un’altra pallata contro i teloni nel terzo, successiva a un servizio da sotto di Nick. Penalty point, con Tsitsipas che ha allora provato a colpire con una pallata lo stesso avversario. Infine un quarto set giocato sul filo dei nervi, con Kyrgios che passa il turno e affronterà l’americano Nakashima.

3 luglio 2022 (modifica il 3 luglio 2022 | 13:18)

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, 2022-07-03 11:20:00, Lo spagnolo subisce il break e stizzito chiama a rete l’azzurro per rimproverarlo per i suoi versi. Sonego destabilizzato perde la battuta e la partita: «Mi ha condizionato». Poi arrivano le scuse di Rafa, Marco Calabresi

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