Napoli, è  il giorno di Berlusconi. Ma in  Forza Italia è resa dei conti: Cesaro e De Siano in ombra

Napoli, è il giorno di Berlusconi. Ma in Forza Italia è resa dei conti: Cesaro e De Siano in ombra

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politica Mezzogiorno, 21 maggio 2022 – 07:46 Il presidente è atteso per le conclusioni alla Mostra d’Oltremare, ma potrebbero essere pochi i pullman carichi di sostenitori di Angelo Agrippa La Mostra d’Oltremare stamane attende Silvio Berlusconi, dopo la giornata napoletana di ieri, per il suo intervento di chiusura alla due giorni di dibattiti e incontri dal titolo «L’Italia del Futuro. La Forza che unisce». Ma per ora è più la differenza con il passato glorioso e scintillante di Forza Italia a marcare la distanza. Mentre di forza che unisce se ne vede davvero poca. «Macché, oggi è un’altra cosa — corregge Fulvio Martusciello, europarlamentare, dirigente di lungo corso, protagonista della convention e vessillifero del partito della svolta —: diciamo la verità, Forza Italia sta cambiando pelle e lo si nota con evidenza. Basta guardarsi intorno, vedere la gente nuova che c’è e sfogliare il ricco programma di dibattiti e di temi affrontati. Davvero si cambia pelle». I quattro storiciUno sguardo più in là ed ecco ciò che resta della muta: i parlamentari Mimmo De Siano, coordinatore regionale; Antonio Pentangelo, coordinatore provinciale di Napoli; Luigi Cesaro, considerato lo storico socio di maggioranza del partito e Carlo Sarro, coordinatore provinciale a Caserta. Tutti più che titolati sulla carta, ma arrivati assieme in punta di piedi e rimasti per tutto il tempo piuttosto defilati. «È una iniziativa importante — commenta Cesaro con il suo solito e breve girotondo di parole — e fin quando questi eventi si organizzano tutti assieme è sempre una occasione importante per tutti». Ma gli altri, quelli della pelle nuova o similpelle, accusano — sotto sotto — i quattro dell’Ave Maria di aver fatto di tutto per boicottare la convention, di non aver preparato i soliti pullman stracarichi di truppe cammellate come hanno puntualmente fatto, per il passato, in occasione dell’adorazione al tempio partenopeo del Presidente. Anzi, stamane i pullman con le bandierine e i foulard forse si conteranno sulle dita di poche mani. Ma è, appunto, il prezzo che si paga al cambio di passo. Se cambio di passo sarà. Verso il votoInsomma, le elezioni politiche si avvicinano e gli azzurri campani, tra spintoni e sgambetti, tentano di guadagnare qualche posizione avanzata a danno degli altri diretti competitor, ben sapendo che la falce del consenso elettorale, prima ancora di quella delle liste, vibrerà sulle teste di parecchie ambizioni. Perciò ieri sera buona parte dei parlamentari campani si è radunata a cena nell’hotel Vesuvio, accanto al Santa Lucia, dove ha pernottato il Cavaliere con la sua Marta Fascina, per favorire un avvicinamento occasionale e magari spuntare persino una mezza promessa di salvataggio. Nel pomeriggio fa capolino per il dibattito anche il ministro per il Sud, Mara Carfagna, alle prese con gli ultimi residui della polemica con il conterraneo presidente della Regione, Vincenzo De Luca. «Il Mezzogiorno è centrale nell’agenda Draghi, è ormai chiaro ed evidente a tutti — premette —. Per quanto riguarda il battibecco con De Luca, per me la questione è chiusa, anche se la polemica innescata dal presidente mi dispiace. Il forum di Sorrento ha visto la partecipazione di personalità provenienti da ogni partito. Tutti sono stati invitati a partecipare — sottolinea — e tutti hanno accettato perché quella era una manifestazione aperta a chiunque volesse dare un suo contributo alla rinascita del Mezzogiorno. La stagione dell’isolamento, questo territorio, l’ha già conosciuta, quando de Magistris era sindaco di Napoli e non ha portato bene a questa città — conclude con un’ultima goccia di amaro —. Pertanto mi auguro che quel modello non venga trasferito alla Regione. Alimentare contrapposizioni istituzionali onestamente è un peccato». La convocazioneMa De Luca è su tutte le furie per l’incontro convocato dal ministro per il Mezzogiorno per domani a Salerno per il pre-tavolo che avvierà l’iter del Contratto istituzionale di sviluppo della Grande Salerno. Il pre-tavolo del Cis è convocato alle ore 11 presso il salone Bottiglieri, ed oltre a Carfagna, presidente del tavolo istituzionale, sono invitati a partecipare i sindaci dei 158 Comuni interessati, il presidente della Regione Campania, il presidente della Provincia di Salerno, i rappresentanti dei ministeri coinvolti e delle parti sociali. Ovviamente, il presidente della giunta ha annunciato che non ci sarà: «Siccome vedo che è in programma — ha lividamente puntualizzato — un’altra iniziativa nella nobile città di Salerno, nella quale vengono convocati tutti i sindaci per un pre tavolo per discutere di un altro Cis. Siccome i pre-tavoli dal punto di vista istituzionale non esistono, mi pare che vada accentuandosi questo carattere criptopartitico. Se è così non va bene, o per lo meno non interessa me. Ho da fare cose serie e tempo da perdere non ne ho». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 21 maggio 2022 | 07:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-21 05:47:00, Il presidente è atteso per le conclusioni alla Mostra d’Oltremare, ma potrebbero essere pochi i pullman carichi di sostenitori,

Pietro Guerra

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