Napoli, l’affondo della Fp Cisl contro Manfredi: città ferma, si assume solo nelle partecipate

Napoli, l’affondo della Fp Cisl contro Manfredi: città ferma, si assume solo nelle partecipate

Spread the love

la polemica Mezzogiorno, 1 agosto 2022 – 15:35 A dieci mesi dall’insediamento della giunta guidata dall’ex rettore il sindacato dei dipendenti pubblici esprime un giudizio deluso: sospesi tra Il grande bluff e La stangata di Marco Santoro Si apre un solco, anzi una voragine tra l’amministrazione cittadina di Napoli e la Cisl. Per meglio dire tra la Funzione Pubblica e il sindaco Gaetano Manfredi, “reo” di tenere la città in uno stato di sospensione tra «Il grande bluff» e «La stangata», per usare titoli di note pellicole cinematografiche. La Funzione Pubblica della Cisl Campania in una nota dà un primo parziale giudizio del lavoro della giunta Manfredi che ha preso le redini della città meno di un anno fa; un giudizio non positivo soprattutto perché basato su una presunta inazione dell’esecutivo. «Ricorso al modello De Luca»«Siamo ormai a dieci mesi dalla nascita della Giunta Manfredi al Comune di Napoli, e non succede nulla. La città non percepisce il cambio di rotta; non vorremmo che a pagare fossero chiamati un’altra volta i lavoratori dipendenti ed i cittadini – eccepisce il sindacato -. È vero che il conflitto istituzionale prodotto da de Magistris ha danneggiato tutto, ma anche i silenzi dell’attuale sindaco cominciano a fare rumore». A tal proposito, i segretari generali della Cisl Funzione Pubblica della Campania Lorenzo Medici, e di Napoli, Luigi D’Emilio, annunciano per settembre una mobilitazione quotidiana contro il Comune, e chiedono da subito un confronto con i rappresentanti delle istituzioni: «Manfredi – dicono i sindacalisti – ha tenuto per sé la delega al personale, affidando ai tecnici le relazioni sindacali con i rappresentanti aziendali di Cgil, Cisl e Uil di categoria. È un modello sbagliato, che già alla Regione con De Luca ha mostrato tutti i propri limiti. È passato tanto tempo dall’insediamento, e mai le federazioni hanno avuto la possibilità di interloquire con la Giunta per illustrare le cose che non vanno». «A pagare sono i cittadini»Per Medici e D’Emilio «basta solo stabilire da dove cominciare». E argomentano: «Il Comune ha solo 4700 dipendenti contro i 9000 del fabbisogno fissato dallo Stato, quindi l’organico è al 50%, ed altre 570 persone tra qualche mese andranno in quiescenza. In cambio si fa un concorso per 950 persone, del tutto insufficienti, e soprattutto senza le qualifiche si base, a conferma ancora una volta che, anziché tenerli dentro, si punta ad esternalizzare i servizi a domanda diretta. Tant’è che per la cultura e il turismo si punta ad una fondazione, gli asili vanno ai privati, il verde e la manutenzione ordinaria e straordinaria faranno la stessa fine». A pagare sono i cittadini, «che devono aspettare mesi e mesi per richieste banali come le carte di identità, con l’unica eccezione per quelli che devono partire, che possono utilizzare un servizio all’aeroporto con appena due unità . Infine, tutti gli uffici sono non a norma ed in condizioni di sicurezza del tutto inesistente. L’unica cosa che funziona sono le partecipate, che continuano ad essere zavorre autentiche con il loro carico ingombrante di assunzioni». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 1 agosto 2022 | 15:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-01 17:22:00, A dieci mesi dall’insediamento della giunta guidata dall’ex rettore il sindacato dei dipendenti pubblici esprime un giudizio deluso: sospesi tra Il grande bluff e La stangata,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.