Sicurezza a Napoli e caro energia, il sindaco: la città non spegnerà  le luci

Sicurezza a Napoli e caro energia, il sindaco: la città non spegnerà le luci

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cronaca Mezzogiorno, 21 ottobre 2022 – 08:00 Strade illuminate di notte e scelte alternative per il caro bollette. Varato comunque un piano di riduzione dei costi in tredici punti: si agirà soprattutto sull’ottimizzazione dei consumi negli uffici comunali di Paolo Cuozzo Caro energia, Manfredi non spegne le luci in strada. Questioni di sicurezza, ovviamente. Sopratutto di notte. E così Napoli — questo è il sentimento del sindaco, che intercetta peraltro una richiesta reiterata durante i vari Comitati per l’Ordine e la sicurezza in Prefettura presieduti dal prefetto Claudio Palomba— «può spegnere molto poco», proprio «per non ridurre l’impatto sulla sicurezza stradale e pubblica», spiegano da Palazzo San Giacomo nel giorno in cui il presidio del territorio torna a essere un tema alla ribalta nazionale per l’aggressione subìta da una poliziotta. Vicenda per la quale il primo cittadino ha chiamato il questore del capoluogo, Alessandro Giuliano, a cui ha espresso la solidarietà sua e dell’Amministrazione alla Polizia di Stato ed all’agente aggredita. Una telefonata nella quale l’ex ministro ha ribadito «totale impegno e disponibilità da parte del Comune per collaborare, nell’ambito delle proprie competenze, sul versante della sicurezza in città». Argomento — la sicurezza e il timore per una città fuori controllo — che, insieme a quello dei conti degli enti locali, Manfredi porterà a fine mese al tavolo dell’Assemblea nazionale dell’Anci che si terrà a Bergamo. Il tutto, intanto che si insedia il futuro ministro dell’Interno con cui allacciare il sindaco avvierà gli ovvi contatti istituzionali. Il piano risparmioUn’altra delle cose che il Comune di Napoli può fare in materia di sicurezza — oltre all’impiego del Corpo della polizia Municipale, che, come spiegò dall’assessore De Iesu al Corriere del Mezzogiorno, presto sarà dotato anche di Taser — è quello di garantire un’illuminazione costante della città, sopratutto di alcuni punti, in un momento in cui i sindaci di tutt’Italia hanno varano invece programmi di spegnimento controllato delle luci nelle ore notturne per ridurre il costo delle bollette dell’energia. Ma Napoli non può. O può di meno. Al sindaco viene infatti chiesta sempre di più «maggiore illuminazione», con tutto quanto ne deriva in termini di aggravio per le casse comunali con un costo aggiuntivo rispetto alle previsioni stimato, per il 2022, di circa 10 milioni. Ecco perché un gruppo di esperti ha predisposto per conto del Comune un piano di efficientamento in 13 punti, che parte dagli interventi organizzativi del lavoro all’interno degli edifici «dove si svolgono funzioni primarie o derivate gestite dai Comuni», in cui, proprio per questioni di sicurezza, non si parla mai di spegnimento totale delle luci in strada quando fa buio. «Si intendono interventi di uso razionale degli spazi e dei tempi di lavoro connessi alle diverse attività tali da ridurre gli spazi necessari e i tempi di presenza»», scrivono quindi gli esperti. I quali suggeriscono poi «interventi riguardanti la sostituzione delle sorgenti luminose fino ad arrivare ad una completa copertura del servizio con lampade a tecnologia led»; «l’installazione di sensori di presenza e di luminosità negli ambienti»; la «messa in esercizio degli impianti fotovoltaici già in essere su edifici comunali e attualmente non utilizzati»; «l’inserimento di obiettivi specifici nei piani delle performance; la «regolazione degli impianti di pubblica illuminazione nei rispetto dei minimi di illuminamento»; la «verifica dello stato di attuazione degli interventi previsti dall’appalto del Servizio Integrato Energia ex Convenzione Consip ed eventuale accelerazione degli stessi»; «l’informazione e sensibilizzazione del personale e corsi di formazione ad esso dedicati»; la «verifica di possibili oneri da applicarsi per servizi di energia supportati dal Comune di Napoli ma non utilizzati in esclusiva»; «l’installazione di valvole termostatiche in particolare presso edifici per i quali è già disponibile una diagnosi energetica; la verifica della fattibilità e dell’opportunità di procedere allo spegnimento dell’impianto di illuminazione a servizio dei parchi urbani durante la chiusura degli stessi e di monumenti»; «la comunicazione alle scuole e alla cittadinanza in generale circa i principi dell’uso razionale dell’energia». Ed infine: «L’analisi e monitoraggio dei programmi nazionali ed internazionali di incentivazione per interventi di contenimento dei consumi energetici». Sicuramente ridotta l’illuminazione natalizia: sia perché la gara, finanziata dalla Camera di Commercio, è andata deserta; sia per contenere i costi. Sperando che basti. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 21 ottobre 2022 | 08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-21 15:39:00, Strade illuminate di notte e scelte alternative per il caro bollette. Varato comunque un piano di riduzione dei costi in tredici punti: si agirà soprattutto sull’ottimizzazione dei consumi negli uffici comunali,

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