Nascosta in un garage per 43 anni. La storia della Bmw 507 venduta all’asta per 2,3 milioni di dollari

di Andrea Paoletti

Il raro esemplare faceva parte di una collezione e non è mai stata utilizzata dal 1979. L’inaspettato ritrovamento che vale una fortuna

Ogni collezionista di auto cova il sogno di trovare abbandonato in un garage un prezioso e raro esemplare, ma, nella maggior parte dei casi, si deve accontentare di leggere le storie che, periodicamente, raccontano di ritrovamenti inaspettati. Capitati ovviamente ad altri.

Abbandonata per 43 anni

In questo caso, il figlio del proprietario di questa rara Bmw 507, considerata una delle più belle auto prodotte dal marchio bavarese e prodotta in soli 252 esemplari nella seconda metà degli anni ‘50, pare che abbia “ritrovato” casualmente la vettura dopo che era stata lasciata parcheggiata in un garage dei sobborghi di Philadelphia dal lontano 1979. Esattamente a 3.374 Km dal luogo dove era stata venduta per la prima volta, ovvero Caracas in Venezuela, prima di una tappa intermedia a Montreal, in Canada.

Venduta per 2,3 milioni di dollari

Secondo Eric Minoff, lo specialista di Bonhams US Collector Cars incaricato della vendita di questa preziosa spider, non è letteralmente mai uscita dal suo modesto ricovero ed è stata solamente messa in moto di tanto in tanto. Per quanto possa sembrare incredibile, è riemersa dal suo letargo in tempo per essere messa all’asta, dove ha raggiunto la considerevole cifra di 2,3 milioni di dollari.

Anche gli accessori sono rari

Dotata di accessori come hard top e cerchi “Rudge” monodado, in grado di per sé di scatenare l’eccitazione dei collezionisti, ha come unica pecca quella di essere stata riverniciata di “Pontiac Bright Blue Metallic” mentre gli interni sono interamente originali e presentano una piacevole patina del tempo. E tanto sarà il tempo che passerà prima che capiti nuovamente un “barn find” di questo genere.

22 ottobre 2022 (modifica il 22 ottobre 2022 | 14:16)

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, 2022-10-22 12:32:00, Il raro esemplare faceva parte di una collezione e non è mai stata utilizzata dal 1979. L’inaspettato ritrovamento che vale una fortuna, Andrea Paoletti

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