Naufragio di migranti in Calabria: decine di morti, tra cui un neonato

Naufragio di migranti in Calabria: decine di morti, tra cui un neonato

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di Redazione Online

I cadaveri sono stati trovati stamattina sulla spiaggia in localit Steccato, a venti chilometri da Crotone

Sale a 45 il numero dei migranti morti stamattina a Steccato di Cutro, localit a 20 chilometri da Crotone, dopo che il peschereccio sul quale si trovavano per arrivare in Italia si spezzato in due.

Un bilancio che destinato certamente ad aggravarsi.

Secondo quanto si apprende dalle operazioni di soccorso, i migranti ammassati sul vecchio barcone erano circa 150. Secondo alcuni superstiti sarebbero stati invece circa 180. Per altri molti di pi, almeno 250. Un accertamento reso difficile dal fatto che non parlano l’inglese. In ogni caso l’ipotesi che viene fatta da investigatori e soccorritori che le vittime del naufragio siano di pi di quelle accertate fino adesso. Si teme possano essere pi di 100. Tra le vittime ci sono 7-8 bambini (anche un neonato).

La Guardia Costiera di Reggio, che sta coordinando le attivit di ricerca e soccorso in mare, ha inviato in zona due motovedette Sar classe 300, provenienti da Crotone e Roccella Jonica, e un elicottero Aw 139 dalla base aerea di Catania. Le condizioni meteo in zona sono particolarmente avverse. La motovedetta CP 321, giunta in zona, ha recuperato due uomini in stato di ipotermia e il corpo privo di vita di un bambino.

Al momento sono 80 i migranti tratti in salvo. Ventuno di loro sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, ma non versano in condizioni critiche. Gli altri 59 superstiti sono gi stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto.

L’imbarcazione partita dalla Turchia – su cui viaggiavano migranti in arrivo da Iran, Afghanistan e Pakistan – sarebbe finita contro gli scogli a causa del mare agitato.
Secondo le fonti, i migranti non hanno fatto in tempo a chiedere aiuto e alcuni dei sopravvissuti avrebbero raggiunto la costa con i propri mezzi. stata una telefonata giunta verso le 4 al reparto operativo aeronavale della Guardia di finanzia di Vibo Valentia a fare scattare l’allarme. Nella telefonata non sono state fornite notizie dell’incidente a causa di un inglese poco comprensibile di colui che ha chiamato. Gli operatori della centrale operativa, tuttavia, hanno intuito che potesse essere successo qualcosa ed hanno allertato le forze dell’ordine. Poco prima del cinque del mattino un pescatore che transitava nella zona ha notato l’imbarcazione gi distrutta e alcuni corpi galleggiare in acqua.

Tutto quello che rimasto dell’imbarcazione era un’enorme quantit di pezzi di legno sparsi nel mare. In una zona della spiaggia, i primi volontari hanno soccorso i sopravvissuti a poca distanza una lunga file di sacchi bianchi. Per tutta la mattinata un elicottero della Guardia Costiera ha sorvolato la zona, mentre la costa veniva pattugliata da una motovedetta della Capitaneria di Porto che ha avuto difficolt ad operare a causa delle onde alte.

Sulla tragedia intanto arrivano le prime reazioni.

In una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ha scritto: Siamo in lutto per questa immane tragedia. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’ l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalit? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, ad oggi non hanno alcuna risposta.

Dolore e cordoglio sono stati espressi

dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate. una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare. Piantedosi potrebbe recarsi oggi in Calabria.

Duro il tweet di SeaWatch, l’organizzazione tedesca no-profit che opera nel Mediterraneo centrale: Ancora una catastrofe nel Mediterraneo. Dolore e sgomento per le vittime che si contano a decine. Uomini, donne e bambini. Intollerabile che l’unica via d’accesso all’Europa sia il mare. L’assenza di missione di ricerca e soccorso europea un crimine che si ripete ogni giorno.

Attraverso una nota di Palazzo Ghigi, ha espresso il suo cordoglio anche Giorgia Meloni. Si legge: Il presidente del Consiglio esprime il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. Il Governo impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuer a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da s l’azione di chi oggi specula su questi morti.

Il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro ha scritto su Twitter: un brutto risveglio che deve destare la comunit affinch simili tragedie non accadano. I nostri volontari sono impegnati per soccorrere i superstiti e per recuperare le vittime.

Articolo in aggiornamento…

26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 12:41)

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