Navratilova, i due tumori e il ruolo di Evert: unamicizia (dopo la rivalità) nella salute e nella malattia

Navratilova, i due tumori e il ruolo di Evert: unamicizia (dopo la rivalità) nella salute e nella malattia

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di Gaia Piccardi

Ottanta sfide sul campo, un duello sportivo sfociato in una relazione sopravvissuta alla carriera. Poli opposti che si attraggono, Martina ha sostenuto Chris nella guarigione dal cancro alle ovaie e Chris, ora che l’amica rivela due tumori da affrontare, promette: Ti star accanto

Unite nella salute e nella malattia, saldate coma una squadra nella sfida al tumore. Il primo incontro tra Martina Navratilova, che rivela il ritorno del cancro al seno (gi operato dodici anni fa) e alla gola, e Chris Evert, uscita a testa alta dal corpo a corpo dell’anno scorso con un cancro alle ovaie documentato con un seguitissimo diario social, si perde nella notte dei tempi, e nel fumo della memoria di entrambe. Una (Martina): Sul campo, da rivali, in un match. L’altra (Chris): Ma no, ci eravamo gi incrociate per tornei. Ma non ci conoscevamo, quindi non ci salutavamo.

Per risalire alla fonte di Navratilova-Evert, la rivalit pi lunga del tennis — maschi inclusi — sfociata nell’amicizia pi longeva dello sport, allora, affidiamoci alle statistiche. Akron, Ohio, sedicesimi di finale di un torneo rimasto negli annali proprio perch ha posato la prima pietra: Chris Evert batte Martina Navratilova in due set (7-6, 6-3). Uno a zero per la fidanzatina d’America, all’epoca 19enne, sul roccioso e introverso talento appena arrivato dalla Cecoslovacchia. Loro due, cinquant’anni dopo, ci ridono ancora sopra. Chris: Vinsi io ma pensai: se questa ragazzotta cicciottella ed emotiva perde un po’ di peso e acquista un po’ di sicurezza, beh, sono nei guai. Martina: A quell’epoca il mio unico obiettivo era che tu ti ricordassi il mio nome e il mio cognome….

cominciata cos, correva il 22 marzo 1973, il presidente degli Stati Uniti era Richard Nixon (l’anno successivo sarebbe stato travolto dallo scandalo Watergate), a New York le torri gemelle venivano aperte al pubblico, Henry Kissinger nominato segretario di Stato. Quel meraviglioso mondo di possibilit e libert sarebbe piaciuto alla 17enne di Praga al punto da spingerla a chiedere asilo politico agli Usa, defezionando subito dopo l’Open Usa ‘75. Incoraggiata da Evert, certo. Perch a quel punto Navratilova aveva cominciato a macinare match, risultati, autostima. Cinque sconfitte consecutive con la rivale, poi Martina cambia marcia: Washington, 1975, in cima a una battaglia di tre set (3-6, 6-4, 7-6), Navratilova segna un punto a suo favore. Il primo, non l’ultimo.
Finir 43-37 nell’88 a Chicago, il gol sul fischio finale ancora di Martina, nel frattempo dimagrita, istruita, cresciuta, evoluta (la prima a curare l’alimentazione e la preparazione fisica in modo super professionale), dominante. Uno strapotere a quattro mani sul tennis femminile durato tre lustri: 60 volte Navratilova-Evert stato una match che ha deciso una finale, 14 di esse in una prova del Grande Slam (18 pari i titoli Major conquistati, limitandoci al singolare). Il testa a testa, raggruppato per superfici, si pu sintetizzare cos: 9-8 per Martina sul cemento, 11-3 per Chris sulla terra battuta, 10-6 per Martina sull’erba (5 finali di Wimbledon conquistate battendo proprio Evert), 21-12 per Martina sul sintetico.

Ma non fatta solo di numeri una relazione talmente ricca da costruirci sopra una serie di docu-film (il pi bello Unmatched di Espn, che le ha chiuse in una stanza costringendole a un confronto di profonda emotivit). Martina e Chris sono state l’una per l’altra lo specchio nel quale guardarsi riflesse per scrutare pregi e difetti, capelli bianchi e cellulite, punti forti e punti deboli. Senza Navratilova non ci sarebbe stata Evert, e viceversa. Cos diverse — l’americana nata bene in Florida, avviata allo sport dal pap rispettabilissimo maestro, fidanzata con Jimmy Connors, la prima a sdoganare il rovescio a due mani, fredda e lucida, fotogenica e telegenica; l’ex ceca strangolata dalla cortina di ferro, cresciuta da un amatissimo patrigno (da cui ha preso il cognome, Navratilova: Martina nata Subertova), nata per giocare a tennis ma zavorrata da un’emotivit strabordante —, da non poter non attrarsi. All’inizio era solo un’avversaria: dovevo batterla — ha raccontato Evert —. E Martina aveva un’allenatrice (Nancy Lieberman, ndr) che le diceva che per sconfiggermi avrebbe dovuto odiarmi. Difficile, cos, essere amiche. Ma con l’avanzare della carriera ci siamo rilassate, la Federation Cup ci ha unite, il resto lo abbiamo fatto noi. Quando morta mia sorella Jeanne, Martina non mi ha lasciato sola un momento. E nel momento in cui la competizione sfumata, siamo diventate inseparabili.

E allora non ci si pu stupire che Chris sia stata la spalla su cui Martina ha pianto durante il sanguinosissimo divorzio da Judy Nelson e Martina l’amica a cui Chris ha confidato per prima il fallimento del matrimonio con Andy Mill, ex sciatore, padre dei suoi tre figli, lasciato per il golfista Greg Norman. Nel ruolo di damigella, Chris ha dato l’ultimo tocco allo smoking bianco di Martina il giorno in cui ha sposato l’ex Miss Urss Julia Lemigova e Martina ha tenuto stretta la mano di Chris durante i sei cicli di chemioterapia per costringere alla resa il tumore alle ovaie. 15 gennaio 2022, un anno fa: nella casella mail di Martina Navratilova, Billie Jean King, Tracy Austin, le amiche di una vita spesa sul campo da tennis, piombava la lettera che mai avrebbero voluto ricevere. Sono malata, ve lo dico prima che la notizia diventi pubblica. Vi voglio bene, Chris.

Oggi che il tumore rimbalzato nella met campo di Navratilova, Evert twitta tutto il suo amore: Ti penso, Martina, e ti sosterr nel tuo viaggio, come tu hai fatto nel mio, con il mio affetto e le mie preghiere. Ti conosco: sei una donna che affronta le sfide con forza e resilienza. Forza, amica mia!. Navratilova risponde social, e con la solita ironia: Grazie, ma non sono ancora morta!. sapere di non essere soli, in fondo, l’inizio della guarigione.

Thinking of @Martina today and supporting her journey, like she did mine, with love and prayers. This is a woman who takes on challenges with strength and resilience?You got this, Martina!??

— Chris Evert (@ChrissieEvert) January 2, 2023

3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 11:46)

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