di Michele Marangon
Conto da 1.600 euro non pagato, e poi la richiesta di altro denaro. Carcere per Diego, 43 anni; domiciliari per Guido, 23 anni e Marco, 23 anni. La denuncia degli imprenditori che non si sono piegati
Estorsione e tentata estorsione: con queste accuse tre esponenti della famiglia Casamonica, ben radicata nella Capitale ma con legami in tutto il Lazio, sono stati arrestati, su disposizione della procura di Latina, dalla squadra mobile di Latina, in collaborazione con la squadra mobile di Roma e il commissariato Romanina. Una scorribanda in terra pontina, dove i tre non hanno pagato il conto di una costosissima cena al mare, è valsa il carcere per Diego Casamonica, 43 anni, e i domiciliari per Guido Casamonica, 23 anni, e Marco Casamonica, 23 anni.
Le indagini sono partite grazie alla denuncia di due imprenditori, titolari di un ristorante nella zona lido di Latina. Gli imprenditori hanno raccontato che la sera del 9 di marzo scorso, gli indagati, dopo essere stati a cena nel loro locale, hanno tentato di farsi consegnare circa 700 euro in contanti, vantando l’appartenenza alla famiglia Casamonica. Le vittime, intimorite dalle richieste e dall’atteggiamento del resto del gruppo, hanno accettato che gli indagati andassero via senza pagare il conto della cena consumata, pari a circa 1.600 euro.
Come ricostruisce la procura i tre «vantando la loro appartenenza alla famiglia Casamonica, e dunque palesando la caratura criminale degli appartenenti a tale sodalizio, si rivolgevano ad uno dei soci e ai camerieri che avevano servito loro piatti costosi e bottiglie di champagne, e chiedevano provocatoriamente di scendere in cantina a prendere altre bottiglie costose, uscendo poi dal ristorante senza pagare. Stesso comportamento anche nei confronti del receptionist di un albergo, dove è ubicato il ristorante, ma l’impiegato si è rifiutato di consegnare il denaro in cassa, che gli era stato richiesto».
Nel corso delle indagini gli agenti hanno accertato un’altra tappa del gruppo: nel pomeriggio, gli indagati si erano trattenuti per varie ore, effettuando diverse consumazioni, all’interno del bistrot nel centro storico di Latina. Anche qui, «ostentando la propria appartenenza alla famiglia Casamonica, e dunque lasciando implicitamente presagire gravi conseguenze in caso di opposizione allo loro richieste, costringevano il proprietario a farsi consegnare il denaro che questi custodiva in tasca, circa 160 euro; poi si erano allontanati senza pagare le consumazioni, cibo e bevande costose, per circa 600 euro».
In particolare, secondo le indagini, Diego Casamonica aveva reso noto il suo passato criminale, precisando di essere uscito da due mesi dal carcere, dopo sette anni, rivolgendosi alle vittime con fare minaccioso ed intimidatorio; mentre gli altri indagati più giovani e incensurati, hanno approfittato della fama criminale connessa al cognome che portano e lo stato di soggezione e sudditanza determinato nelle vittime per i comportamenti tenuti dal 43enne.
27 maggio 2022 (modifica il 27 maggio 2022 | 14:01)
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, 2022-05-27 12:02:00, Conto da 1.600 euro non pagato, e poi la richiesta di altro denaro. Carcere per Diego, 43 anni; domiciliari per Guido, 23 anni e Marco, 23 anni. La denuncia degli imprenditori che non si sono piegati, Michele Marangon