Nel 2023 sarà un’altra partita se non cambia  la legge elettorale

Nel 2023 sarà un’altra partita se non cambia  la legge elettorale

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Caro Aldo,

Zaia, che sembra uno dei pochi leader ragionevoli nel centrodestra (molta destra e poco centro) potrebbe cominciare a dire agli esimi leader della sua area politica che è meglio occuparsi dei veri problemi della gente e smetterla di fare battaglie di retroguardia come quella contro la comunità Lgbt.

Matteo Grilli

Il severo ridimensionamento di questa destra è una buona notizia per il nostro Paese. Forse gli italiani hanno capito che con le baggianate, le favole assurde, urla e strepiti ostentati senza pudore non si risolve niente, anzi si creano illusioni destinate a crollare. Al pari degli stolti propositi.

Giovanni Lupi

Cari lettori,

Anch’io ho trovato l’intervista di Luca Zaia a Marco Cremonesi del Corriere una delle migliori analisi del voto amministrativo 2022, penultimo test — l’ultimo saranno le Regionali siciliane — prima delle cruciali elezioni politiche della primavera 2023. Se Zaia nel 2020 è arrivato quasi all’80%, raccogliendo quindi il voto di molti veneti di sinistra, è perché ha fatto del pragmatismo la base della sua azione politica. La guerra culturale — migranti e crocefissi, Lgbt e aborto — serve a scaldare gli animi, ad attirare l’attenzione, a rinfocolare i militanti; ma poi gli italiani votano sugli argomenti che segnano la loro quotidianità. E l’argomento che dominerà la vita pubblica nei prossimi mesi sarà l’inflazione. La corsa dei prezzi, il rialzo dei tassi, la perdita del potere d’acquisto sarà il tema su cui si confronteranno i partiti. È chiaro che stare all’opposizione in questa fase è un vantaggio. E l’unico grande partito d’opposizione è quello di Giorgia Meloni. I risultati delle amministrative non devono trarre in inganno. Con questa legge elettorale, che costringe i partiti a formare coalizioni, il centrodestra avrà certo la maggioranza relativa e probabilmente la maggioranza assoluta nel prossimo Parlamento. Non è un auspicio; è una previsione, neanche difficile. È vero che il centrodestra ha già dimostrato di potersi dividere e andare in ordine sparso; ma un tentativo di formare un governo lo farà. La vera alternativa è trovare prima del voto una legge elettorale proporzionale. Conviene di sicuro a quelli che con la legge attuale perderebbero: 5 Stelle e centristi, ma pure il Pd. Forse conviene pure a Berlusconi e a Salvini, se vogliono isolare la Meloni. Certo tornare al proporzionale significherebbe contraddire il responso del referendum del 1993.

LE ALTRE LETTERE DI OGGI

L’ingiustizia

«Gradini e altri ostacoli al Centro per l’impiego. E noi disabili?»

Ho 34 anni. Disabile dalla nascita agli arti inferiori, sono costretto mio malgrado a vivere su una sedia a rotelle. Nel Centro per l’impiego di Ortona (provincia di Chieti) ci sono ostacoli all’ingresso della struttura, nell’accesso ai bagni, lungo i corridoi e nelle sale interne. Questa è la situazione in cui versa l’edificio ed è diventata ormai insostenibile. Chi ha problemi di mobilità agli arti inferiori non può di fatto avere la libertà di accedervi facilmente e di usufruire di servizi di fondamentale importanza. Tra le problematiche più urgenti c’è una griglia all’esterno con vuoti di oltre 2 centimetri, potenzialmente pericolosi per le ruote di una carrozzina. La rampa di accesso ha una pendenza eccessiva, pari a circa il 35 per cento quando la norma prevede una pendenza massima dell’8 per cento. L’utilizzo di tale rampa è stato vietato solamente con un nastro e un cartello, mezzi di fortuna e quantomeno improvvisati. Ma altra grave problematica è rappresentata dai bagni: non sono accessibili per chi deve muoversi con una sedia a rotelle a causa di uno scalino importante senza alcuna rampa (sopra, nella foto del giorno). Altri disagi vengono anche causati da cavi lasciati in terra che rappresentano altri ostacoli per gli utenti. A questi si unisce il malfunzionamento di elementi oscuranti di alcune finestre dell’edificio che sono bloccati da tempo; ciò rende necessario un continuo utilizzo della illuminazione artificiale e impedisce un adeguato ricambio di aria. Non si può accettare che edifici in cui vengono erogati servizi in capo alla Regione siano abbandonati in queste condizioni. Non lo meritano né gli utenti né i lavoratori che garantiscono il miglior servizio possibile.

Lorenzo Torto

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

Invia il CV

MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

Invia l’offerta

GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

Segnala il caso

VENERDI -L’AMORE

Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita. 

Racconta la storia

SABATO -L’ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

Invia la lettera

DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

Invia il racconto

LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

Inviateci le vostre foto su Instagram all’account @corriere

, 2022-06-28 21:24:00,

Caro Aldo,

Zaia, che sembra uno dei pochi leader ragionevoli nel centrodestra (molta destra e poco centro) potrebbe cominciare a dire agli esimi leader della sua area politica che è meglio occuparsi dei veri problemi della gente e smetterla di fare battaglie di retroguardia come quella contro la comunità Lgbt.

Matteo Grilli

Il severo ridimensionamento di questa destra è una buona notizia per il nostro Paese. Forse gli italiani hanno capito che con le baggianate, le favole assurde, urla e strepiti ostentati senza pudore non si risolve niente, anzi si creano illusioni destinate a crollare. Al pari degli stolti propositi.

Giovanni Lupi

Cari lettori,

Anch’io ho trovato l’intervista di Luca Zaia a Marco Cremonesi del Corriere una delle migliori analisi del voto amministrativo 2022, penultimo test — l’ultimo saranno le Regionali siciliane — prima delle cruciali elezioni politiche della primavera 2023. Se Zaia nel 2020 è arrivato quasi all’80%, raccogliendo quindi il voto di molti veneti di sinistra, è perché ha fatto del pragmatismo la base della sua azione politica. La guerra culturale — migranti e crocefissi, Lgbt e aborto — serve a scaldare gli animi, ad attirare l’attenzione, a rinfocolare i militanti; ma poi gli italiani votano sugli argomenti che segnano la loro quotidianità. E l’argomento che dominerà la vita pubblica nei prossimi mesi sarà l’inflazione. La corsa dei prezzi, il rialzo dei tassi, la perdita del potere d’acquisto sarà il tema su cui si confronteranno i partiti. È chiaro che stare all’opposizione in questa fase è un vantaggio. E l’unico grande partito d’opposizione è quello di Giorgia Meloni. I risultati delle amministrative non devono trarre in inganno. Con questa legge elettorale, che costringe i partiti a formare coalizioni, il centrodestra avrà certo la maggioranza relativa e probabilmente la maggioranza assoluta nel prossimo Parlamento. Non è un auspicio; è una previsione, neanche difficile. È vero che il centrodestra ha già dimostrato di potersi dividere e andare in ordine sparso; ma un tentativo di formare un governo lo farà. La vera alternativa è trovare prima del voto una legge elettorale proporzionale. Conviene di sicuro a quelli che con la legge attuale perderebbero: 5 Stelle e centristi, ma pure il Pd. Forse conviene pure a Berlusconi e a Salvini, se vogliono isolare la Meloni. Certo tornare al proporzionale significherebbe contraddire il responso del referendum del 1993.

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«Gradini e altri ostacoli al Centro per l’impiego. E noi disabili?»

Ho 34 anni. Disabile dalla nascita agli arti inferiori, sono costretto mio malgrado a vivere su una sedia a rotelle. Nel Centro per l’impiego di Ortona (provincia di Chieti) ci sono ostacoli all’ingresso della struttura, nell’accesso ai bagni, lungo i corridoi e nelle sale interne. Questa è la situazione in cui versa l’edificio ed è diventata ormai insostenibile. Chi ha problemi di mobilità agli arti inferiori non può di fatto avere la libertà di accedervi facilmente e di usufruire di servizi di fondamentale importanza. Tra le problematiche più urgenti c’è una griglia all’esterno con vuoti di oltre 2 centimetri, potenzialmente pericolosi per le ruote di una carrozzina. La rampa di accesso ha una pendenza eccessiva, pari a circa il 35 per cento quando la norma prevede una pendenza massima dell’8 per cento. L’utilizzo di tale rampa è stato vietato solamente con un nastro e un cartello, mezzi di fortuna e quantomeno improvvisati. Ma altra grave problematica è rappresentata dai bagni: non sono accessibili per chi deve muoversi con una sedia a rotelle a causa di uno scalino importante senza alcuna rampa (sopra, nella foto del giorno). Altri disagi vengono anche causati da cavi lasciati in terra che rappresentano altri ostacoli per gli utenti. A questi si unisce il malfunzionamento di elementi oscuranti di alcune finestre dell’edificio che sono bloccati da tempo; ciò rende necessario un continuo utilizzo della illuminazione artificiale e impedisce un adeguato ricambio di aria. Non si può accettare che edifici in cui vengono erogati servizi in capo alla Regione siano abbandonati in queste condizioni. Non lo meritano né gli utenti né i lavoratori che garantiscono il miglior servizio possibile.

Lorenzo Torto

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Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

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Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

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DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

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LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

Inviateci le vostre foto su Instagram all’account @corriere

, Aldo Cazzullo

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