Nella periferia di Kiev, a Bilohorodka, una fila lunga di pullman è in attesa che arrivino le persone pronte a fuggire dalla capitale. «L’evacuazione è in corso, ma nello stesso tempo si sentono i colpi di mortaio, quindi la gente ha paura di uscire da casa »- racconta l’inviato del Corriere della Sera, Lorenzo Cremonesi .
Non c’è un centro di assistenza a Kiev, le persone vengono portate direttamente alla stazione e da lì poi fatte salire sui treni che li porteranno in salvo. «L’affollamento nella stazione è ormai al limite. Manca l’acqua e i servizi igienici sono sporchissimi. Una situazione proibitiva soprattutto per anziani e bambini».
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