di Daniele Sparisci
Il commento offensivo («ne…etto») sull’incidente nel Gp di Silverstone del novembre scorso viene rilanciato ora sui social e sui media. Hamilton: «È un problema di mentalità, è tutta la vita che mi succede». La F1 emette un comunicato: «Inaccettabile ogni frase discriminatoria»
«Parole razziste o discriminatorie sono inaccettabili e non devono trovare alcuna giustificazione». È durissima la condanna della F1 nei confronti di Nelson Piquet che in una diretta in streaming aveva usato il termine «ne…etto» parlando di Lewis Hamilton. «Lewis è un incredibile ambasciatore del nostro sport e merita rispetto, i suoi sforzi costanti per aumentare la diversità e l’inclusione sociale sono una lezione per moltissimi, una lezione a cui la F1 crede molto». Una nota ufficiale di condanna e supporto a Hamilton è stata emessa anche dalla Mercedes. Fino a quando, via Twitter, non è arrivata direttamente la risposta di Hamilton. Prima ironica quando a un tifoso che scrive «Pensate se Hamilton rispondesse chi c… è questo Piquet e poi chiudesse Twitter», il campione inglese ha risposto: «Immagina». E poi più seria: «È più di un problema di linguaggio. Queste mentalità arcaiche devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Sono stato circondato da questi atteggiamenti e sono stato preso di mira per tutta la mia vita. C’è stato un sacco di tempo per imparare. È giunto il momento di agire».
Alla vigilia del Gp di Silverstone è scoppiato il caso razzismo per un audio di novembre — emerso soltanto adesso — nel quale il tre volte campione del mondo brasiliano analizzava l’incidente dell’anno scorso al primo di giro del Gp d’Inghilterra fra Hamilton e Verstappen, preludio di una rivalità infuocata che sarebbe durata per tutto il 2021.
«Il n… etto ha posizionato la macchina in modo che Verstappen non potesse sterzare. Il n…tto l’ha fatto perché sapeva che quella curva non avrebbero potuto farla in due. È stato fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere, ha agito in modo sporco».
Parole che Piquet — non nuovo a scivoloni, gaffe e risse anche verbali — non avrebbe mai dovuto pronunciare, e che creano grosso imbarazzo anche dalle parti della Red Bull. La figlia Kelly è infatti fidanzata con Verstappen , la coppia vive a Montecarlo, l’olandese frequenta il suocero e dopo aver vinto il titolo l’anno scorso ha passato diversi periodi in Brasile. La Red Bull è sensibilissima al tema e soltanto pochi giorni fa ha sospeso il pilota di riserva Juri Vips per aver usato parole discriminatorie in un videogame online.
It?s more than language. These archaic mindsets need to change and have no place in our sport. I?ve been surrounded by these attitudes and targeted my whole life. There has been plenty of time to learn. Time has come for action.
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) June 28, 2022
28 giugno 2022 (modifica il 28 giugno 2022 | 14:26)
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, 2022-06-28 12:28:00, Il commento offensivo («ne…etto») sull’incidente nel Gp di Silverstone del novembre scorso viene rilanciato ora sui social e sui media. Hamilton: «È un problema di mentalità, è tutta la vita che mi succede». La F1 emette un comunicato: «Inaccettabile ogni frase discriminatoria», Daniele Sparisci