Neoassunti: pubblicata la circolare ministeriale sulla formazione nell’anno di prova

Neoassunti: pubblicata la circolare ministeriale sulla formazione nell’anno di prova

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Anno di prova per i docenti neoassunti: pubblicata la circolare ministeriale che conferma lo schema generale disegnato dal decreto ministeriale 226/2022. Determinante è il ruolo del docente tutor nel suo compito di affiancamento del docente neoassunto durante tutto il percorso di formazione e di prova, con compiti di collaborazione e supervisione professionale. Ricordiamo che il percorso formativo è articolato in 4 distinte fasi:

1. incontri propedeutici e di restituzione finale;

2. laboratori formativi;

3. peer to peer ed osservazione in classe;

4. formazione on line

Sono tenuti al percorso di formazione e prova:

– I docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo

– I docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova

– I docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono ripetere il periodo di formazione e prova

– I docenti per i quali sia stato disposto il passaggio ad altro ruolo;

– I docenti vincitori di concorso, che siano in possesso dell’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del Decreto Legislativo del 13 aprile 2019 n. 59 (e successive modifiche), che si trovino al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato.

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Significative risultano, secondo la circolare, le attività che i neoassunti sono chiamati a svolgere sulla piattaforma INDIRE, fra le quali si richiamano: l’elaborazione di un proprio bilancio di competenze iniziale e conclusivo, l’analisi e la riflessione sulle fasi esperienziali dell’attività metodologico-didattica confluenti nel portfolio professionale finale, la realizzazione di un bilancio conclusivo e la previsione di un Piano di sviluppo professionale.

Il percorso ha una durata di 50 ore di impegno complessivo, che si espletano attraverso le attività formative sincrone volte alla valorizzazione di una didattica laboratoriale; l’osservazione reciproca dell’azione docente, supportata anche da mirata strumentazione operativa; la rielaborazione delle competenze professionali guidata da specifiche sezioni di contenuti e strumenti che saranno forniti da INDIRE nell’ambiente on line.

Si ripropone la possibilità del visiting a scuole innovative che, laddove sperimentata, ha registrato risultati positivi e che prevede, anche per il corrente anno scolastico, la partecipazione di un contingente ridotto di docenti (su domanda) e di scuole caratterizzate da un contesto professionale operativo innovativo.  Infine, i laboratori formativi potranno essere incentrati su tematiche considerate prioritarie, suggerite più avanti (paragrafo 2), adottando forme organizzative che salvaguardino la flessibilità insita nelle metodologie e nelle diverse azioni didattiche nel rispetto dei necessari tempi di attuazione.

La circolare fornisce quindi  anche un sintetico riepilogo della ripartizione del monte ore complessivo per le attività di formazione, ai sensi del succitato Decreto del Ministro dell’Istruzione n.226/2022. Tali attività sono da intendersi aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle iniziative di formazione di cui all’articolo 1, comma 124, della Legge 107/2015, e rivestono carattere di obbligatorietà.

Percorso formativo per i docenti in periodo annuale di prova in servizio

Incontri propedeutici e di restituzione finale

La circolare precisa che gli incontri potranno essere organizzati su diversa scala territoriale, secondo la programmazione stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali o dagli Uffici territoriali, d’intesa con le Scuole polo. Il tempo da dedicare agli incontri è pari a 6 ore complessive massime.

È opportuno – ricorda il Ministero – che gli incontri iniziali di carattere informativo e di stimolo culturale per i docenti neoassunti siano calendarizzati in ogni ambito territoriale, anche prevedendo incontri specifici per gruppi differenziati. In tali contesti saranno fornite indicazioni sulle diverse fasi del percorso di formazione e saranno illustrati i materiali di supporto per la successiva gestione delle attività. Le informazioni dovranno aiutare i docenti ad inserirsi pienamente nelle dinamiche della vita professionale anche con indicazioni di carattere operativo e funzionale.

Per quanto riguarda gli incontri di restituzione finale, si suggerisce di organizzare riunioni di carattere professionale privilegiando il coinvolgimento, e la testimonianza, dei diretti protagonisti degli eventi formativi (ad es. docenti partecipanti al visiting o a laboratori particolarmente motivanti, tutor, dirigenti scolastici), nonché l’eventuale partecipazione di esperti per lo sviluppo professionale. Potranno comunque essere adottate formule organizzative flessibili, in presenza, al fine di evitare generiche e improduttive assemblee

plenarie.

Il patto per lo sviluppo professionale e i laboratori formativi

Il DM 226/2022, all’art.5, comma 3, testualmente recita: “Il Dirigente scolastico e il docente in periodo di prova, sulla base del bilancio delle competenze sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni dell’istituzione scolastica, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative di cui all’articolo 6 e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole”. E al comma 4 dello stesso articolo: “Al termine del percorso di formazione e del periodo annuale di prova in servizio, il docente in periodo di prova, con la supervisione del docente tutor, traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare”.

La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutor formatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione. Le attività si articolano, di norma, in 4 incontri in presenza della durata di 3 ore. Sulla base dei contenuti offerti, del livello di approfondimento, della dimensione operativa, potranno essere adottate soluzioni differenziate, con durata variabile dei moduli.

Durante questo anno scolastico appare comunque di particolare interesse dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:

• gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza,

• tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;

• ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;

• inclusione sociale e dinamiche interculturali;

• bisogni educativi speciali;

• innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento

• buone pratiche di didattiche disciplinari;

• gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;

• percorsi per competenze relazionali e trasversali;

• contrasto alla dispersione scolastica;

• attività di orientamento;

• insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;

• valutazione didattica degli apprendimenti;

• valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);

• educazione alla sostenibilità.

Leggi qui la circolare integrale

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
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