di Alessandro Fulloni
Anju Khatiwada si era pagata i brevetti di volo con i soldi che ricevette dall’assicurazione dopo che il compagno Dipak Pokhrel perse la vita schiantandosi a bordo di un piccolo velivolo passeggero
Anju Khatiwada, la copilota del volo Yeti Airlines precipitato domenica in Nepal, era la vedova di un pilota che volava per la stessa compagnia aerea, e che mor anch’egli in un incidente aereo 16 anni fa. Nel 2010, Anju entrata a far parte della Yeti Airlines — il racconto che viene dal quotidiano The Guardian che cita fonti Reuters — seguendo proprio le orme del marito Dipak Pokhrel. Questi vol per la compagnia aerea nepalese, ma mor quando il piccolo aereo passeggeri su cui stava volando, un Twin Otter, precipit pochi minuti prima dell’atterraggio. i morti furono 22. Stessa, drammatica, sorte per Anju, 44 anni, la copilota del volo da Kathmandu che si schiantato mentre si avvicinava alla citt di Pokhara. Bilancio tremendo: sono sinora 70 le vittime accertate (due sarebbero i dispersi) nel peggiore incidente aereo nella storia del Nepal registrato negli ultimi tre decenni. Nessun sopravvissuto stato finora trovato tra le 72 persone a bordo.
Dipak Pokhrel mor nel 2006 in una sciagura a Jumla, ha confermato all’agenzia Reuters il portavoce della compagnia aerea Sudarshan Bartaula. Quanto ad Anju, ottenne i brevetti da aviatrice pagando l’addestramento con i soldi che ricevette dall’assicurazione dopo la morte del marito, sposato poco tempo prima.
Khatiwada — sono i dati riportati dal quotidiano britannici — era una pilota con oltre 6.400 ore di volo e aveva precedentemente volato sulla popolare rotta turistica dalla capitale, Kathmandu, alla seconda citt pi grande del paese, Pokhara. Il corpo della donna non stato identificato. Domenica stava pilotando l’aereo con un istruttore, che la procedura standard della compagnia aerea, ha detto un funzionario della Yeti Airlines, che conosceva personalmente Khatiwada che al termine del tirocinio sarebbe diventata comandante. Era sempre pronta ad assumersi qualsiasi incarico ed era volata a Pokhara prima, ha detto il funzionario, che ha chiesto di non essere nominato perch non autorizzato a parlare con i media.
Tra i morti 53 sono cittadini nepalesi, cui si aggiungono cinque indiani, quattro russi, un irlandese, due sudcoreani, un australiano, un francese e un argentino. Il veicolo entrato in contatto per l’ultima volta con l’aeroporto di Pokhara intorno alle 10:50 ora locale, circa 18 minuti dopo il decollo, per poi precipitare nella vicina gola del fiume Seti.Quasi 350 persone sono morte in incidenti aerei o elicotteri in Nepal dal 2000. Il paese ospita otto delle 14 montagne pi alte del mondo, tra cui l’Everest, e improvvisi cambiamenti meteorologici possono creare condizioni pericolose.
Una squadra di esperti del Bea, l’ufficio francese d’inchiesta e analisi dell’aviazione civile di Parigi, atteso domani in Nepal per partecipare all’inchiesta sul disastro aereo di ieri a Pokhara. Il Bea francese partecipa all’indagine tecnica, detta di sicurezza, per gli aerei stranieri, in particolare, in qualit di autorit competente del Paese di costruzione dell’apparecchio. L’Atr-72 precipitato ieri infatti prodotto a Tolosa, da Atr, storica filiale di Airbus e del gruppo italiano Leonardo. A bordo del velivolo della Yeti Airlines c’erano 68 passeggeri e quattro membri dell’equipaggio.
17 gennaio 2023 (modifica il 17 gennaio 2023 | 11:47)
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