Niccolò Ciatti, il ceceno Bissoultanov condannato per omicidio volontario

Niccolò Ciatti, il ceceno Bissoultanov condannato per omicidio volontario

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di Marco Gasperetti

La sentenza poco fa al tribunale di Girona: nei prossimi giorni il giudice comunicherà l’entità della pena, compresa tra 15 e 25 anni. Assolto l’altro imputato Mostar Magomedov. Il 22enne toscano fu ucciso con un calcio in faccia all’esterno di una discoteca a Lloret del Mar

Colpevole di omicidio volontario. La Corte di Girona ha appena condannato Rassoul Bissoultanov, il 28enne lottatore ed esperto di arti marziali che uccise con una micidiale pedata alla tempia mentre era a terra indifeso, Niccolò Ciatti, 22 anni, un ragazzo di Scandicci. L’omicidio avvenne nella notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017 sulla pista da ballo della discoteca «St Trop», di Lloret de Mar in Spagna, dove Niccolò stava trascorrendo con i suoi amici l’ultima serata della vacanza in Costa Brava. L’accusa aveva chiesto 24 anni di carcere. Assolto invece l’altro imputato, Mostar Magomedov, 26 anni. Nei prossimi giorni, come previsto dal codice spagnolo, il giudice stabilirà in entità della pena, compresa tra i 15 e i 25 anni.

La Corte

I giudici spagnoli e la giuria popolare non hanno creduto ai tentativi di difesa dell’imputato che aveva cercato di salvarsi dall’accusa più severa, quella di omicidio volontario, giurando che non voleva assassinare quel ragazzo e che non pensava che un calcio lo avrebbe ammazzato. Una giustificazione assurda, come evidenziato dalla pubblica accusa, che aveva dimostrato come Bissoultanov conoscesse molto bene le arti marziali e dunque sapesse perfettamente che quella mossa avrebbe potuto uccidere un uomo.

Il video

La giuria non ha soltanto giudicato esaustive le terribili immagini di un video dove si vede il «colpo di grazia» inflitto dal ceceno a Niccolò, ma hanno anche ritenuto validissime le testimonianze dei testimoni (poliziotti, guardie giurate, medici) e soprattutto il racconto di Filippo Verniani, l’amico di Ciatti che era accanto a lui durante l’aggressione. «Il ceceno voleva uccidere, non ho dubbi — ha confermato Verniani —. Quel colpo l’ha pensato e ha puntato Niccolò come se avesse un mano un fucile e gli volesse sparare alla testa». Nelle testimonianze medici e polizia scientifica avevano descritto il calcio letale per il giovane di Scandicci un «colpo professionale di una persona che conosceva tecniche di lotta».

3 giugno 2022 (modifica il 3 giugno 2022 | 18:15)

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, 2022-06-03 21:46:00, La sentenza poco fa al tribunale di Girona: nei prossimi giorni il giudice comunicherà l’entità della pena, compresa tra 15 e 25 anni. Assolto l’altro imputato Mostar Magomedov. Il 22enne toscano fu ucciso con un calcio in faccia all’esterno di una discoteca a Lloret del Mar, Marco Gasperetti

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