Nidi e scuole dell’infanzia, Valditara alla Corte dei Conti: i ritardi sono colpa di Bianchi

Nidi e scuole dell’infanzia, Valditara alla Corte dei Conti: i ritardi sono colpa di Bianchi

Spread the love

di Redazione Scuola

Il ministro replica ai rilievi della Corte sui ritardi nell’assegnazione dei fondi per i servizi 0-6. Non colpa nostra, allungati i termini per gli appalti

I ritardi ci sono ma non comprometteranno l’arrivo dei finanziamenti da Bruxelles. Parola del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che risponde con una promessa all’allarme della Corte dei Conti che ha certificato come rischino di non rispettare i tempi i progetti per i nuovi nidi e le nuove scuole dell’infanzia: il ministro – fanno sapere da Viale Trastevere seguir personalmente il dossier con la massima attenzione. Come? Per ora il ministro era intervenuto per accordare una proroga e andare incontro ai Comuni che chiedevano uno slittamento di due mesi dal 31 marzo al 31 maggio 2023 per l’aggiudicazione dei lavori, spiegando di aver ereditato i ritardi dal vecchio governo. Per il resto il ministero al lavoro per trovare una soluzione che non ancora pronta: si potrebbe trattare di norme di semplificazione per consentire ai Comuni di attivare pi celermente le gare e per snellire le richieste di pareri preventivi. Se ne occuper comunque un Tavolo di semplificazione d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, mentre per supportare i Comuni nelle procedure di gara e nella compilazione dei bandi interverr Invitalia.

I fondi

Le risorse Pnrr destinate al potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, ricordano i magistrati contabili, ammontano a 4,6 miliardi di euro (su poco meno di 20 in totale per scuola e universit), di cui 700 milioni per progetti gi in essere (finanziati con fondi nazionali): 2,4 miliardi per la costruzione di nuovi asili nido, 600 milioni per le scuole dell’infanzia e 900 milioni per le spese di gestione. L’obiettivo creare 264.480 nuovi posti pubblici negli asili italiani entro il secondo semestre del 2025, ma i tempi sono stretti, strettissimi. L’assegnazione dei fondi era partita con non pochi problemi, che avevano costretto anche il governo Draghi a prorogare i tempi e cambiare i bandi: non tutti i fondi, soprattutto nelle regioni del Sud, erano stati richiesti dai Comuni entro i termini stabiliti.

13 dicembre 2022 (modifica il 13 dicembre 2022 | 19:44)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-12-13 18:46:00, Il ministro replica ai rilievi della Corte sui ritardi nell’assegnazione dei fondi per i servizi 0-6. «Non è colpa nostra», allungati i termini per gli appalti, Redazione Scuola

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.