La circolare con il divieto di utilizzo dei cellulari in classe in diversi casi ha subito prodotto i suoi frutti. Ad Oristano, nelle classi di scuola secondaria, gli smartphone dei ragazzi sono requisiti e riposti in una scatola. Al termine della lezione i ragazzi potranno riprendere il proprio device.
Il contenitore lo ha distribuito la Confindustria Oristano che ha realizzato la Ondulor, si legge su L’Unione Sarda. In alcune scuole come il liceo scientifico Mariano IV d’Arborea questo nuovo metodo che agli studenti non piace più di tanto è già in uso.
“La norma sul divieto dei cellulari in classe è già presente sul nostro regolamento – si legge nella circolare firmata dalla dirigente del liceo scientifico Donatella Arzedi – ma è spesso disattesa. Agli alunni che saranno sorpresi con una cellulare durante le ore di lezione saranno applicate le sanzioni disciplinari. La scuola in ogni caso – si legge ancora ancora nel documento pubblicato anche nel sito della scuola – garantisce la possibilità di una comunicazione tra le famiglie e i propri figli per gravi e urgenti motivi mediante gli uffici della vice presidenza e di quelli della segreteria”.
La scatola dove riporre i cellulari è in realtà un metodo già adottato in altri territori. Come al Marignoni Polo di Milano, che come abbiamo riportato, è già realtà e vale anche per i professori.
Dunque, le scuole provano a seguire le indicazioni previste dalla circolare del ministro Valditara dello scorso dicembre e che ricalca quanto già previsto dalla normativa: il cellulare in classe non si usa. “L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare – aveva detto Valditara -. Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza”.
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