Addio gravi insufficienze in pagella. Arriva dall’Alto Adige la proposta che vuole abolire tutti i voti dl 4 in giù, più precisamente da Philipp Achammer, assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca. “Non hanno alcun valore educativo e pedagogico”, ha spiegato. “lo sono per il merito e per la professionalità dei docenti – ha detto l’assessore alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato -. Facciamo poi tutte le valutazioni del caso, tenendo presente che con un 2, ad esempio, diventa complicato recuperare”. Valditara: “Attenzione a non far crescere i ragazzi nell’ovatta”.
“Nella mia visione di scuola – ha commentato il ministro dell’Istruzione e del merito – ciò che conta saranno i giudizi contenuti nel portfolio che devono servire al ragazzo e alla famiglia per cogliere criticità, opportunità, potenzialità, raggiungimento di risultati, abilità etc… I voti servono solo come indicatori temporanei durante l’anno e possono essere declinati nella misura più utile allo studente e al docente. Una scuola positiva e amica considera il voto come semplice indicatore del livello raggiunto in quel momento”.
“Quello che conta è che ci sia un criterio di valutazione serio che serva a studente e docente per far capire: stai andando bene, stai andando male – ha spiegato in sostanza Valditara – Insomma il livello di preparazione e di rendimento in quel determinato momento. Per il resto attenzione a non far crescere nell’ovatta i nostri ragazzi. Se non li abituiamo ad affrontare le frustrazioni che nella vita saranno tante facciamo il loro male”.
“Io credo che i voti negativi non debbano mai spaventare o demoralizzare gli studenti – ha aggiunto la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti -. I docenti sono in grado di valutare anche le medie e le possibilità di recupero. Ricordo nel mio liceo tanti 2 nelle versioni ma nessuno per questo faceva drammi. Il valore educativo ma sapendo indirizzare lo studente verso i percorsi a lui più consoni”.
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