Deborah Samuel è stata accusata di aver pubblicato su WhatsApp un commento ritenuto offensivo nei confronti del profeta Maometto. Arrestati due studenti
Lapidata a morte per «blasfemia» e bruciata nel nord-ovest della Nigeria: è questa la disumana condanna toccata a Deborah Samuel, studentessa cristiana accusata di aver pubblicato su WhatsApp un commento vocale ritenuto offensivo nei confronti del profeta Maometto. Il portavoce della polizia di Sokoto (capitale dell’omonimo stato nella parte nord-occidentale del Paese), Sanusi Abubakar, ha raccontato che gli studenti dell’istituto Shehu-Shagari hanno prelevato con la forza la giovane e che sono stati arrestati due sospetti.
Un video condiviso sui social mostra la studentessa morta tra decine di sassi lanciati dai suoi aguzzini. Nel filmato si vedono anche molte persone che frustano la vittima gridando insulti, prima di ammucchiare pneumatici usati sul corpo della studentessa e appiccarvi il fuoco al grido di «Allah Akbar». Il governo locale ha disposto l’immediata chiusura della scuola per accertare «le cause immediate» di questa vicenda.
I leader religiosi nigeriani hanno chiesto giustizia dopo l’omicidio. Anche il vescovo Kukah ha condannato l’omicidio, definendolo «una tragedia» e un «profondo choc». E ha aggiunto: «Noi chiediamo alle autorità di indagare su questa tragedia e assicurare che tutti i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni». Anche Amnesty International ha condannato questa morte «orribile», chiedendo alle autorità preposte di prendere tutte le misure necessarie per «porre fine all’impunità che porterà a un aumento della violenza di massa» nel Paese dell’Africa occidentale. Secondo la Sharia, la legge islamica, istituita nel 2000 in 12 Stati del Nord della Nigeria, la blasfemia in particolare contro il profeta è passibile di morte.
Anche l’Alto commissario britannico della Nigeria, Catriona Laing, ha condannato l’accaduto.
I condemn the murder of Deborah Samuel in Sokoto, and urge the police and relevant authorities to ensure the perpetrators of this horrific act are made to face justice in line with the law.
— Catriona Laing (@CatrionaLaing1) May 13, 2022
14 maggio 2022 (modifica il 14 maggio 2022 | 13:02)
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, 2022-05-14 11:02:00, Deborah Samuel è stata accusata di aver pubblicato su WhatsApp un commento ritenuto offensivo nei confronti del profeta Maometto. Arrestati due studenti, Silvia Morosi