Gli studenti scenderanno in piazza, contro il Governo e le dichiarazioni di intenzioni del Ministro Valditara sull’idea di scuola che l’esecutivo porterà avanti. Sono contrari, si dicono, all’educazione ai “valori di Patria e Nazionalismo”, chiedendo che la scuola “parli di solidarietà tra i popoli, di pace, di disarmo, di equità sociale e contrasto ad ogni disuguaglianza”
“E’ inoltre inaccettabile una visione di scuola. che vede genitori e docenti schierati contro gli studenti – afferma Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’Unione Degli Studenti – la scuola è formata dagli studenti e siamo noi a dover decidere sui nostri percorsi di studio e sulla politica dei nostri istituti.”
Dichiarazioni che anticipano la volontà per il 18 novembre di scendere “nelle piazze di tutto il paese anche per rivendicare l’aumento del numero degli studenti in consiglio di istituto, al fine di pareggiare quello di docenti e genitori e poter avere realmente voce in capitolo sulle nostre scuole“.
, 2022-11-09 06:24:00, Gli studenti scenderanno in piazza, contro il Governo e le dichiarazioni di intenzioni del Ministro Valditara sull’idea di scuola che l’esecutivo porterà avanti. Sono contrari, si dicono, all’educazione ai “valori di Patria e Nazionalismo”, chiedendo che la scuola “parli di solidarietà tra i popoli, di pace, di disarmo, di equità sociale e contrasto ad ogni disuguaglianza”
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