«Non aumento le tasse». Lo stop del premier alle accuse del centrodestra

«Non aumento le tasse». Lo stop del premier alle accuse del centrodestra

Spread the love

di Marco Cremonesi ed Enrico MarroIl pressing di Lega e FI sul fisco. Martedì Salvini a Palazzo Chigi «Il governo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse. Il governo non tocca le case degli italiani. E lo stesso sarà per gli affitti e per i risparmi». Da Palazzo Chigi filtra la promessa, netta, di Mario Draghi. Insieme a un certo malumore: «Il presidente Draghi ha dichiarato più volte questo impegno sin dall’inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici con il mondo imprenditoriale e industriale, ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza». L’altra notte, infatti, è andata in scena una bagarre in commissione Finanze sul tema delicato della delega fiscale, con oggetti che volavano e commessi costretti all’intervento. Lega e Forza Italia (oltre a FdI) hanno imposto un brusco rallentamento alla discussione fino a quando il presidente della Commissione Luigi Marattin (Iv) ha sospeso la riunione e sconvocato quelle previste: «Ho chiamato Palazzo Chigi per dirgli “qui c’è un problema grosso, ve ne dovete occupare voi”». L’accusa della Lega e di Forza Italia è semplice: la delega fiscale sarebbe il cavallo di troia per introdurre nuove forme di tassazione, anche sulla casa. Palazzo Chigi ha subito respinto l’accusa: «Il presidente Draghi ha specificato, anche di recente, che il provvedimento non porta incrementi sull’imposizione fiscale degli immobili regolarmente accatastati». Ma la Lega non intende mollare, e lo stesso vale per Forza Italia: «Non vogliamo — ha detto il vicepresidente azzurro Antonio Tajani — una riforma del catasto che prefiguri nuove tasse sulla casa». Mentre Matteo Salvini, dopo aver riunito i responsabili economici del partito, ribadisce che «aiutare gli italiani significa non tassarli» e annuncia che ne parlerà sia con il premier che con il presidente Mattarella. Più tardi, Palazzo Chigi confermerà l’incontro che potrebbe svolgersi martedì prossimo. A far infuriare il centrodestra e in particolare la Lega era stato proprio Draghi che, l’altro ieri, aveva irriso il Carroccio, definendo la sua opposizione alla delega fiscale «prevista». Poi l’annuncio dell’incontro ha allentato la tensione. Ma i problemi da risolvere restano sul tavolo. A partire dalla spinosa questione del «sistema duale». Il testo del disegno di legge delega prevede che la riforma debba stabilire, accanto alle aliquote progressive sul reddito, una sola aliquota proporzionale sui redditi patrimoniali (capitali e immobili), al posto delle tante vigenti finora: dal 10% della cedolare secca sugli affitti al 26% sui redditi da capitale, passando per il 12,5% sui titoli di Stato e il risparmio postale. Il centrodestra è contrario a qualsiasi aumento del prelievo, che necessariamente si avrebbe con l’aliquota unica, che si ipotizza intorno al 23%. Si era allora cercato un compromesso anche su questo nella bozza di emendamenti concordata tra relatore e governo, prevedendo che in una fase transitoria ci fossero due aliquote sui redditi patrimoniali, senza definirne il livello. Ma il centrodestra ha detto no, temendo che le due aliquote sarebbero state del 15 e 26%. E ha proposto un sistema di perequazione per recuperare, ad esempio con un credito d’imposta, le maggiori tasse rispetto al sistema attuale. Restano poi la richiesta di stralciare la riforma del catasto e quella di allargare la platea delle partite Iva beneficiarie della flat tax. Finora l’imposta sostitutiva del 15% è accessibile ad autonomi e professionisti con ricavi fino a 65mila euro. Si tratterebbe di prevedere un periodo transitorio di due anni, per chi supera questa soglia, senza farlo ricadere subito nel prelievo Irpef. 7 aprile 2022 (modifica il 7 aprile 2022 | 22:56) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-07 20:24:00, Il pressing di Lega e FI sul fisco. Martedì Salvini a Palazzo Chigi, Marco Cremonesi ed Enrico Marro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.