NON COS VICINO. Nelle sale
Se c’ un attore che si possa considerare l’’erede della grande tradizione americana, quello Tom Hanks, l’interprete pi duttile, versatile, estroverso degli ultimi trent’anni. Buono / buonissimo come Forrest Gump o cattivello nei panni del colonnello Parker di Elvis. Hanks propone l’ennesima versione di s stesso in Non cos vicino trasformandosi in un bel misantropo brontolone che ricalca lo Scrooge del Canto di Natale e il burbero benefico Kurt Kowalski di Gran Torino, capolavoro senile di Clint Eastwood. Simbolo di una generazione invecchiata con molti dispetti, puntigliosamente critica nei confronti della nuova America, nostalgica dell’ordine e dell’amor semplice: tu ed io, per sempre.
Quell’amore, ad esempio, che ha unito il signor Otto dal nome palindromo e la moglie, equilibratrice delle sue ubbie. Poi lei morta, stroncata dal cancro e lui da allora non si d pace ricordando con flashback a raffica quando si incontrarono su un treno che viaggiava verso New York, lui nerd appartato lei studentessa promettente, e da allora non si sono pi lasciati.
Lui le raccolse i libri, oggi cede alla pensione anticipata ma rifiuta il regalo d’addio dei colleghi e viene travolto da un’attiva solitudine. Si commuove spesso, litiga con i vicini per la raccolta differenziata. Il quartiere sta andando a rotoli, ripete. Otto, artista del cacciavite a stella, bacchetta gli automobilisti indisciplinati, pensa a pulire dalla neve il vialetto davanti al garage e agli attrezzi con cui riparare l’auto, passa pomeriggi al cimitero parlando con la lapide dell’amata, fa amicizia con un rider omosex e, soprattutto, studia come suicidarsi per raggiungere il perduto bene. I tentativi sono tre, pi spassosi che drammatici, ma senza risultato.
In realt, l’indurito Otto soffre di cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva: ha il cuore grande e non solo in termini clinici. Lei sempre cos antipatico?. A salvarlo una rumorosa famiglia messicana guidata da Marisol (Mariana Trevio Ortiz) che tempera le sue stranezze e con qualche buona pietanza mette ordine nella sua vita mentre lui le insegna a guidare. Ritratto anche buffo di un uomo che ha perso a sintonia con il mondo che lo circonda, proprio come accade a una fetta sempre pi larga d’America di fronte a guerre e intolleranze, Non cos vicino un monumentale omaggio a Hanks, un gigante quando veste quell’espressione un po’ cos, ora obliqua ora commossa, che Otto usa per darsi autorit.
La moglie di Hanks , Rita Wilson, come sempre nel cast dei produttori, mentre il regista Marc Forster, che riprende un vecchio film svedese, parte da una storia apparentemente chiusa nell’agglomerato residenziale in cui Otto abita per raccontarci un’America post pandemica con l’amaro in bocca, travolta dai sensi di colpa e da una tristezza intergenerazionale. Non cerca il dettaglio strappalacrime, cerca la verit rilanciando semmai il tema della solidariet, del buon vicinato, della devozione testarda agli ideali di giovent.
NON COS VICINO di Marc Forster
(Usa, 2023, durata 126’)
con Tom Hanks, Rachel Keller, Manuel Garcia-Rulfo, Mariana Trevino, Cameron Britten
Giudizio: *** su 5
Nelle sale
18 febbraio 2023 | 07:36
(©) RIPRODUZIONE RISERVATA
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