Non dire alunno di sostegno o docente di sostegno. Chiocca: Utilizziamo un linguaggio inclusivo

Non dire alunno di sostegno o docente di sostegno. Chiocca: Utilizziamo un linguaggio inclusivo

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Il linguaggio è importante anche nel mondo della scuola. Occorre utilizzare le parole adottate in particolare per quanto riguarda la tematica del sostegno. Su Facebook, Evelina Chiocca, presidente del CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) passa in rassegna alcune delle espressioni “più infelici” sul tema della disabilità.

Non vanno utilizzati:

– alunno di sostegno (l’alunno è alunno!)
– alunno DVA o alunno H (aggiorniamoci e utilizziamo “alunno con disabilità)
– l’insegnante di sostegno e l’insegnante di classe (entrambi sono “insegnanti della classe)
– il mio alunno (e questo è il docente di sostegno che, erroneamente, lo utilizza: l’alunno è di tutti i docenti. Va utilizzato “il nostro alunno”)
– “seguo un alunno” oppure “mi è stato affidato un alunno” oppure “sono stato assegnato a un alunno” (il docente di sostegno è assegnato alla classe deve seguire, in quanto poi li valuta, “tutti gli alunni della classe”)
– il suo alunno (e questo è il docente disciplinare che, erroneamente, lo utilizza: l’alunno è di tutti i docenti. Va utilizzato “il nostro alunno”)
– registro dell’alunno (il registro è del docente, non degli alunni).

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