di Cristina Marrone
La velocità di camminata (80 passi al minuto) sembra ancora più cruciale del numero di passi per limitare i rischi di demenza e malattie cardiovascolari. Muoversi porta comunque a benefici per la salute
Non conta solo il numero di passi che fai in un giorno per ridurre il rischio di malattie cardiache, tumori o morte precoce. È importante anche il ritmo con cui si cammina. I benefici per la salute sono aumentati per ogni passo percorso, ma hanno raggiunto il picco ai diecimila passi al giorno. A questa conclusione sono arrivati due diversi ampi studi pubblicati su Jama Internal Medicine e Jama Neurology dagli stessi autori dell’Università di Sydney, in Australia, e dell’Università della Danimarca meridionale che hanno monitorato i movimenti di 78.500 adulti grazie a contapassi indossabili. I ricercatori hanno scoperto che raggiungere i fatidici 10 mila passi al giorno riduce in effetti il rischio di demenza, malattie cardiache, cancro e morte. Tuttavia un passo più veloce ed energico ha mostrato benefici maggiori, al di sopra e al di là del numero di passi raggiunti.
«Il messaggio da portare a casa è che per proteggere la propria salute le persone non solo dovrebbero mirare a 10.000 passi al giorno, ma anche puntare a camminare più velocemente», ha affermato il co-autore principale, Matthew Ahmadi, ricercatore alla Facoltà di Medicina e Salute di Sidney. «Per le persone meno attive, il nostro studio dimostra anche che un minimo di 3.800 passi al giorno può ridurre il rischio di demenza del 25 per cento», ha affermato Borja del Pozo Cruz dell’Università della Danimarca meridionale e ricercatore senior in salute all’Università di Cadice, altro autore delle ricerche.
Il numero «magico»
L’obiettivo giornaliero di 10 mila passi è diventato un must globale negli ultimi anni, nonostante le prove scientifiche sugli effettivi benefici siano effettivamente poche. Negli anni ‘60, un’azienda giapponese che vendeva contapassi ha tirato fuori il numero dal nulla per convincere le persone ad acquistare il loro prodotto. Negli ultimi anni, gli scienziati hanno cercato di testare l’obiettivo per vedere se il popolare suggerimento sulla salute fosse effettivamente coerente con le promesse date. Alcune ricerche hanno scoperto che il numero ottimale di passi al giorno per ottenere benefici per la salute si avvicina a 6.000, e varia anche in base all’età. Altre ricerche suggeriscono che l’importante è camminare, e più si cammina maggiori sono i benefici.
La velocità
Ora, con il nuovo studio, entra in gioco la velocità: chi ha camminato regolarmente a un ritmo più veloce o con maggiore intensità ha mostrato un minor rischio di insorgenza di demenza, di cancro e di malattie cardiovascolari oltre a un minor rischio di mortalità per tutte le cause rispetto a coloro che camminavano più lentamente.
Evidenti benefici per contrastare la demenza
Nello studio sulla demenza, i ricercatori hanno scoperto che fare 10.000 passi al giorno riduce del 50% il rischio di demenza. Il rischio è diminuito del 25% con un minimo di 3.800 passi al giorno. Tuttavia l’intensità ottimale nel gruppo di partecipanti era in media di 112 passi al minuto per 30 minuti (non necessariamente consecutivi) al giorno. «Il conteggio dei passi è facilmente comprensibile e ampiamente utilizzato dal pubblico per tenere traccia dei livelli di attività grazie alla crescente popolarità di fitness tracker e app, ma raramente le persone pensano al ritmo dei propri passi» riflette il fisiologo Emmanuel Stamatakis dell’Università di Sydney che invita ad «accelerare» il ritmo quando possibile.
Come si sono svolti gli studi
I risultati provengono da due studi di popolazione che si sono svolti nell’arco di due anni. Ciascuno si basava su partecipanti adulti tra i 40 ei 79 anni, provenienti da una banca dati del Regno Unito: uno si è concentrato sul cancro e malattie cardiovascolari, mentre l’altro si è concentrato sulla demenza. I partecipanti hanno indossato un contapassi da polso per 24 ore al giorno per sette giorni. Dopo aver contato il numero totale di passi quotidiani di ogni volontario i ricercatori li hanno suddivisi in due categorie: meno di 40 passi al minuto, che è più o meno il ritmo di chi passa da una stanza all’altra, e più di 40 passi al minuto, o la cosiddetta camminata «intenzionale». Una terza categoria è stata creata per chi ha raggiunto picchi di performance: coloro che hanno percorso il maggior numero di passi al minuto in 30 minuti nel corso della giornata (sebbene, ancora una volta, quei 30 minuti non dovessero verificarsi in sequenza).
I benefici
Circa sette anni dopo, i ricercatori hanno confrontato quei dati con le cartelle cliniche e hanno scoperto che le persone che facevano il maggior numero di passi al minuto – in questo caso, circa 80 passi al minuto – mostravano la maggiore riduzione del rischio di cancro, malattie cardiache e morte precoce per qualsiasi causa. I ricercatori hanno scoperto che l’associazione tra picchi di 30 minuti e riduzione del rischio dipende dalla malattia studiata. «Abbiamo osservato una riduzione del 62% per la demenza: questa cifra era quasi l’80% per la mortalità e l’incidenza di malattie cardiovascolari e molto meno ,circa il 20%, per il cancro» ha detto del Pozo Cruz alla Cnn .
Non tutti riescono camminare velocemente ma sono gli stessi autori a sottolineare che essere fisicamente attivi porta a importanti benefici per la salute, e questo vale anche per i camminatori lenti. Tuttavia, chi cammina più rapidamente ottiene qualche vantaggio in più.
14 settembre 2022 (modifica il 14 settembre 2022 | 15:18)
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, 2022-09-14 13:19:00, La velocità di camminata (80 passi al minuto) sembra ancora più cruciale del numero di passi per limitare i rischi di demenza e malattie cardiovascolari. Muoversi porta comunque a benefici per la salute, Cristina Marrone